L’Alta Irpinia trova il suo Erri De Luca in un’Andretta uggiosa e già autunnale. E’ un insolito Alfonso Nannariello e nel pomeriggio dedicato all’assemblea No eolico promossa dai comitati dell’area lo scrittore irpino lancia la proposta: “Siamo il popolo dell’acqua alla gola, ci rendiamo conto delle cose solo quando ce le vediamo addosso. Spesso inoltre si addebitano colpe alla politica, ma ci si dimentica di chiedere il conto agli amministratori – ha dichiarato -. Perché in alcuni paesi ci sono le pale e in altri no? Qui dobbiamo essere più determinati e sul modello No Tav: assumere comportamenti, lasciatemi dire, clandestini”.
Ad Andretta si discute di pale eoliche sul Monte Airola: nei giorni scorsi sono ricominciati i lavori per l’installazione di torri del mini eolico. Il Comune aveva per un po’ fermato l’operazione grazie a un’ordinanza che vietava il transito dei mezzi pesanti, poi è intervenuto il Tar sospendendola e rimuovendo in parte l’ostacolo. C’è l’amministrazione ad ascoltare i comitati, in sala anche Italia Nostra e Unpli. “Siamo venuti per dare solidarietà a una comunità che sta per vedere deturpata la parte più bella del suo paesaggio. Io non sono per fare solo chiacchiere – ha incalzato Francesco Celli di Info Irpinia – Se c’è una possibilità di fermarli, io ci sto: verrò qui”.
Il Monte Airola è alle spalle dell’aula consiliare. Un luogo su cui non insistono vincoli particolari, eppure ben radicato nella tradizione andrettese. “Quella zona ci appartiene – ha spiegato Luciano Di Paola – Fa parte dei nostri usi e delle nostre abitudini”. Un luogo in cui spiritualità e storia si intrecciano. “Smettiamola di dire che chi viene da Napoli è sporco e qui in Irpinia siamo tutti puliti, ma evitiamo anche di fare battaglie senza munizioni – ha poi ammonito Enzo Tenore del comitato di Aquilonia -, Se il Monte Airola non è tutelato e protetto da vincoli, questa cosa va costruita subito e tocca all’amministrazione costruirla. Certo, devono esserlo gli andrettesi a volerlo… Le vocazioni territoriali di cui tutti parlano devono diventare strumenti per impugnare le carte”.
Diversi gli interventi, tutti più o meno concordi sulla necessità di replicare l’assemblea di Aquilonia dello scorso inverno quando i comitati furono ascoltati dai consiglieri regionali. Il risultato di quella serata fu l’approvazione di una moratoria di sei mesi che ha sospeso il rilascio di permessi per nuovi impianti eolici. Il 6 ottobre lo stop però scadrà “senza che la Giunta regionale abbia fatto nulla di concreto”, ha commentato Nicola Cicchetti. Il Piano energetico ambientale regionale ad oggi non è pronto. L’assemblea produrrà un documento da sottoporre all’attenzione dei sindaci dell’Alta Irpinia con la speranza che possa essere condiviso e portato in Regione per ribadire l’inidoneità dell’area a ospitare nuovi insediamenti.