Il “Comitato Associativo Pro Laceno” si presenta. All’incontro otto associazioni del paese con i relativi presidenti o delegati per fare il punto sul futuro turistico di Bagnoli Irpino. Tema centrale i finanziamenti che riguardano le seggiovie del Laceno (al momento ferme). Dopo lo stop si teme un periodo di chiusura di almeno tre anni, necessari per progetto, gara e lavori. Ma probabilmente sono previsioni ottimistiche, da qui la necessità di studiare strategie a breve termine per non perdere i flussi turistici.
Giovanni Agosto, il presidente del nuovo soggetto, fa subito notare ai presenti come in due mesi si sono già avuti dei risultati importanti grazie ad incontri istituzionali e non. “Abbiamo avuto modo di affrontare il tema con il presidente della Città unica dell’Alta Irpinia dei 25 comuni Ciriaco De Mita e con la Regione Campania. Abbiamo constatato che i 200 milioni del progetto pilota circa ci sono, sono reali, aspettano solo di essere assegnati dietro presentazione di progetti serie e convincenti. In questo progetto pilota compare anche Laceno, con il finanziamento per il rifacimento del bacino dell’omonimo lago, per le grotte del Caliendo e, ovviamente, per l’ammodernamento e magari ampliamento delle seggiovie.” E ancora: “Abbiamo avuto anche l’occasione di discutere con le due parti in causa, il gestore privato delle seggiovie e il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro. Quest’ultimo ci ha riferito che verso metà ottobre avremo delle risposte importanti in merito“.
Il comitato si è offerto inoltre alle altre associazioni presenti come un sostegno per qualsiasi iniziativa che possa contribuire al rilancio economico e socio-culturale del Laceno, facendo da collante tra il paese e l’altopiano, e portavoce dei turisti non residenti che da anni trascorrono le vacanze a Laceno e per questo molto legati al posto. Le reazioni delle altre associazioni? Molte si sono mostrate piuttosto diffidenti e caute riguardo la questione dei finanziamenti e sulle proposte di Agosto. L’Associazione culturale Palazzo Tenta 39, per esempio, seguita poi da altre, ha espresso perplessità riguardo alle azioni concrete che un comitato o una associazione possa avere riguardo ad una questione che è solo politica, e che solo la politica può risolvere. La sensazione comune degli intervenuti è che le seggiovie resteranno chiuse almeno per i prossimi tre anni. L’ incontro si è concluso con una promessa di un secondo tra un mese.