Esattamente un anno dopo, Matteo Renzi è tornato in Irpinia. Dal Teatro Gesualdo ad Avellino e la campagna elettorale per il referendum costituzionale, al viaggio pre-Politiche. L’ex presidente del Consiglio, oggi nelle vesti di segretario del Partito Democratico, accompagnato da Matteo Richetti ha scelto in Valle Ufita come tappa del treno “Destinazione Italia”. Un’area della provincia che è e sarà interessata nei prossimi anni da grandi investimenti e cantieri per l’Alta Velocità e la stazione Hirpinia a Grottaminarda. E parallelamente dall’iter di riconoscimento della zona economica speciale che potrebbe ridare slancio all’industria tra Flumeri, Grottaminarda e Ariano Irpino.
Non a caso, il segretario dem si è fermato presso lo stabilimento della Industria Italiana Autobus. Niente visita alla fabbrica rinata proprio per l’impegno del suo Governo e di Gentiloni, ma un colloquio privato con l’ad Stefano Del Rosso e i vertici aziendali. Confronto anche con i sindacati e con i sindaci arrivati da diverse zone della provincia. Mantenere gli impegni sull’Alta velocità e la logistica e la viabilità ad essa connessa è stata la richiesta avanzata dai primi cittadini. L’intero tour servirà proprio a raccogliere proposte e bisogni del territorio da Nord a Sud.
“Abbiamo fatto il punto sulle infrastrutture con i sindaci. Ho fatto 2100 chilometri che hanno toccato con mano la situazione al Sud dove c’è bisogno di lavorare per avere collegamenti di serie A. E la stazione Hirpinia e l’Alta Velocità Napoli-Bari servono a questo. Ad Enzo (il governatore De Luca, ndr) ho lasciato il conto da pagare. Avevamo presi degli impegni negli ultimi anni, ma qui c’è ancora molto da fare. L’auspicio è che da qui escano autobus di qualità. Per me è stata un’emozione vedere il primo autobus prodotto da IIA e che andrà in Sicilia. Questo bus avrà tanti fratellini. Abbiamo investito moltissimi denari sul rinnovo parco autobus. Ora dobbiamo trovare un modo per privilegiare il “Made in Italy”. Vogliamo essere europeisti, ma poi capita che corriamo il rischio di non difendere le nostre aziende. Lo dobbiamo fare anche noi con forza come lo fanno in Francia e altrove”. Queste le parole del segretario dem nell’ampia sala mensa dello stabilimento.
Il treno era partito alle 7.50 dalla stazione di Benevento per arrivare alle 8.30 ad Ariano Irpino. Nelle sei carrozze dell’intercity di Destinazione Italia tutto lo stato maggiore del PD. Dalla segretaria regionale Assunta Tartaglione al capogruppo in Regione Campania Mario Casillo; dai deputati Luigi Famiglietti e Valentina Paris a Enzo De Luca. Sulla banchina della stazione invece ad attendere la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio e il circolo locale PD, oltre al presidente di Confindustria Avellino Pino Bruno che poi presso la ex Irisbus ha consegnato una nota all’ex premier a nome degli industriali irpini. “Per noi la Zes è di primaria importanza. Approvata quella tutto viene di conseguenza“.