Ben 37 opere di cui 20 interventi pianificati per l’Irpinia. Questo il piano delle azioni da mettere in campo secondo il distretto idrico Irpinia Sannio per scongiurare i disservizi nell’approvvigionamento di acqua nei prossimi mesi. Ieri la proposta è stata portata all’attenzione del presidente del comitato esecutivo dell’Ente idrico campano Luca Mascolo.
In Irpinia la situazione non è delle più incoraggianti. Nei giorni scorsi a Montella un consiglio comunale molto teso: non si esclude che, alla luce dei ritardi nella realizzazione dei lavori alle reti e dell’estate, gli amministratori montellesi possano decidere di uscire da Alto Calore. Il piano quindi mira a recuperare ben 1200 litri al secondo per colmare il fabbisogno idrico dovuto al calo drastico delle sorgenti e una riduzione annuale della piovosità del 40%. A ciò si aggiungono le perdite, ormai al 60%.
Gli interventi prevedono anche nuovi accumuli per sopperire alle chiusure prolungate. Servono 31 milioni di euro per per realizzare 63 km di nuovi adduttori e nuovi volumi di accumulo per circa 4000 metri cubi. Un progetto poderoso dal punto di vista finanziario, ma irrinunciabile per l’Irpinia alle prese con un’emergenza senza precedenti e che si aggrava sempre di più. Ora dopo essere stato sottoposto al massimo soggetto di governo regionale, l’Eie, il piano Sarà la Giunta regionale a doverlo approvare assicurando la copertura finanziaria.