Sant’Andrea di Conza dice la sua sul progetto di ferrovia Eboli-Calitri e lo fa approvando il protocollo d’intesa per la sua realizzazione. 35 chilometri di strada ferrata pensati già nel 1840 dall’ingegnere Armand Joseph Bayard de la Vingtrie, tecnico di fiducia di Ferdinando II di Borbone, che individuò nella Valle del Sele la cerniera di collegamento Tirreno–Adriatico da Napoli a Foggia. La delibera della giunta comunale santandreana, firmata due giorni fa, riprende l’accordo sottoscritto nel gennaio 2020 dai sindaci dei due paesi capolinea della Eboli-Calitri, Massimo Cariello e Michele Di Maio.
A distanza di un anno da quell’intesa, mentre i promotori della ferrovia si mostrano molto attivi sul fronte delle relazioni istituzionali, un altro comune altirpino aderisce quindi al progetto riconoscendone strategicità per il rilancio e la riqualificazione di territori interessati dallo spopolamento. In questi giorni sono in corso interlocuzioni con il mondo imprenditoriale e sindacale. L’obiettivo del comitato Eboli-Calitri è arrivare in tempi rapidi a uno studio di fattibilità. Senza nascondere che oggi, rispetto a un anno fa, si presenta pure la potenziale opportunità di entrare nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza grazie ai fondi del Recovery fund.
La delibera dell’amministrazione guidata da Pompeo D’Angola sottolinea che il tracciato andrebbe a collegare le valli del Sele e dell’Ofanto connettendo Eboli, Buccino, Castelnuovo di Conza, Caposele, Contursi Terme, Conza della Campania, Laviano, Morra De Sanctis, Pescopagano, Santomenna, Senerchia, Valva e Calitri. Inoltre, seguirebbe il percorso della “via del grano” o regio cammino di Matera e si allaccerebbe alla ferrovia turistica Avellino-Rocchetta.
Già nel 1953 i parlamentari Pietro Amendola del Pci e Giorgio Almirante del Msi avevano visionato le carte del progetto e lavorato per la ripresa dei lavori. Ma non se ne fece nulla. A distanza di ulteriori 70 anni la ferrovia Eboli-Calitri dovrà ora conquistare l’attenzione del Governo Draghi, dopo aver incassato nel 2019 pure l’interessamento dell’allora premier Giuseppe Conte.