“L’emigrazione rappresenta il tratto identitario dell’Italia: un fenomeno che ha interessato milioni di persone dai monti della Valle d’Aosta fino alle coste di Lampedusa. Per questo il progetto “Festival delle radici” significa tanto per le nostre comunità, perché viaggiando attraverso le radici si potrà ridare vita ai nostri piccoli borghi e comuni. Credo sia indispensabile promuovere lo sviluppo sostenibile dei piccoli Comuni, soprattutto quelli delle aree interne contro un processo di progressiva desertificazione che rischia di portare all’estinzione intere nostre comunità. Nel 2024 questo festival sarà incentrato sull’anno delle radici italiane e le tappe coinvolgeranno anche i comuni vincitori del bando del Maeci. Uno straordinario lavoro per rilanciare i nostri meravigliosi territori”.
Lo ha detto Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo parlamentare del Pd, durante la conferenza stampa per la presentazione del “Festival delle Radici” e del suo logo – un progetto innovativo promosso e sviluppato dalla Glocal Think – che si è tenuto oggi presso la sala stampa della camera dei deputati. Presenti oltre ai sindaci del basso Lazio, i sindaci irpini di Andretta Michele Miele, Aquilonia Antonio Caputo, Lacedonia Antonio Di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi Rosanna Repole.
“Abbiamo il dovere di celebrare le tradizioni culturali locali; promuovere inclusione delle comunità residenti; creare una relazione concreta e con le comunità italiane e estere, con l’obiettivo di creare opportunità economiche e promozione del territorio all’insegna delle nostre radici”, ha così concluso Ricciardi.