Presentata questa mattina presso la sede della Confagricoltura di Ariano Irpino, l’iniziativa “Agriturismi Porte Aperte… in Irpinia”, organizzata dalla Confagricoltura di Avellino in collaborazione con l’Associazione Agriturist da essa promossa. L’iniziativa si terrà nei giorni 19 e 20 novembre e coinvolgerà cinque agriturismi aderenti all’Organizzazione: Il Mulino della Signora di Sturno, Nonna Rosina di Nusco, Regio Tratturo di Ariano Irpino, Agrivita di Aquilonia e Il Torchio di Montecalvo Irpino.
Nella due giorni, gli agriturismi si impegnano a praticare uno sconto del 10% sui menu offerti durante la manifestazione, nonché a guidare i visitatori alla scoperta delle aziende, delle coltivazioni e dei lavori che vi si praticano, in base alle proprie specificità (visita agli animali, agli oliveti e agli orti aziendali, scoperta delle piante officinali, visita alle cantine, ecc.).
“Agriturismi Porte Aperte … in Irpinia” mira a promuovere il territorio rurale delle zone interne e montane della Provincia irpina, riscoprendo le bellezze naturali, ambientali e l’architettura rurale. A far riscoprire le attività agricole e il lavoro degli agricoltori, soprattutto ai più piccoli, insieme alle tradizioni e all’enogastronomia delle zone rurali. Promuovere i prodotti dell’agroalimentare locale e la bellezza di una vacanza all’aria aperta e in tutta tranquillità dopo gli anni difficili della pandemia.
Il direttore provinciale di Confagricoltura Avellino, Antonio Caputo, ha rimarcato il carattere associativo dell’iniziativa: “Si tratta di un gruppo di aziende agricole/agrituristiche che si mettono insieme per una valorizzazione comune della loro attività, rifuggendo da individualismi fini a sé stessi e che, forse, non sono più giustificabili nella situazione attuale. La Confagricoltura di Avellino – ha continuato il direttore Caputo – crede molto in questo tipo di approccio che, insieme alla specificità e all’offerta della singola azienda, mira alla promozione integrata dell’intero territorio agricolo e delle aziende che su di esso insistono, creando occasioni di incontro e di sviluppo. Si vuole realizzare un’azione di sviluppo turistico/economico valorizzando l’offerta enogastronomica con una cucina tipica e fortemente identitaria, fatta di sapori particolari ed autentici, abbinata alla scoperta del territorio e del lavoro agricolo, spesso non adeguatamente valorizzato. Una forma di turismo delle radici, emozionale e coinvolgente”, ha concluso Antonio Caputo.
In rappresentanza delle aziende coinvolte nell’iniziativa, è intervenuto il dott. Gianfranco Testa, titolare dell’agriturismo “Il Mulino della Signora” di Sturno.