Il comitato “Ariano non si lega” contro gli organizzatori della mattinata con Matteo Salvini ad Ariano Irpino. In una nota scrivono: “Oggi le arianesi e gli arianesi hanno assistito alla pantomima della democrazia. Così è se vi pare, ebbe a dire Pirandello. E così i responsabili della Questura hanno risposto agli arianesi che chiedevano lumi sul perché non potessero transitare nella nostra piazza Plebiscito”.
I manifestanti sono rimasti dietro le transenne per tutta la durata della manifestazione. E accusano: “Piazza pubblica? Agorà arianese? Macché, oggi privatizzata, anzi blindata. Da chi? Dai leghisti locali per ospitare il leader del partito xenofobo, Lega Nord. Una piazza in cui i protocolli anticovid sono diventati formalità: ne’ distanziamento, ne’ controllo della temperatura all’ingresso di uno spazio oggi privatizzato, poche mascherine, tantissimi controlli e altrettante minacce a chi in piazza Plebiscito abbia solo mostrato dissenso all’antidemocratico Salvini. Ma questo in un paese democratico si può fare? Certo che no! Eccetto che ad Ariano Irpino
“Ma poi – si legge nel documento – con i quattro gatti presenti in quella piazza non sarebbe stato più conveniente andare in uno spazio privato, pagarlo e creare molto meno disagio? Invece no, l’odiosità dei leghisti è tale da aver bloccato Ariano, generando notevoli spese in sicurezza e ordine pubblico, tantissimi disagi per i commercianti e le attività del centro, e l’umiliazione di una città già ferita che ha dovuto ospitare un personaggio assai poco degno della nostra storia”.
“Noi relegati all’ingresso della piazza pubblica – aggiunge il comitato – Eppure centinaia di arianesi hanno detto No a Salvini, No alla Lega, hanno ribadito di meritare rispetto e soprattutto meritare di più di una classe politica antidemocratica, di meritare candidati sindaci che prendono le distanze dall’odio salviniano anziché ospitarlo e addirittura introdurlo come ha fatto Marco La Carità. Meritiamo una classe politica capace e democratica, che non rubi e non sia trasformista. Meritiamo anche una classe politica che prenda posizione. Va detto che fra le centinaia di arianesi non vi erano candidati sindaci democratici che ci saremmo aspettati al nostro fianco. Oggi le e gli arianesi hanno dato un segno importante, rialzando la testa dopo mesi di incubo sotto la cappa della paura e della lontananza a causa dell Covid. Hanno lanciato un messaggio storico. Hanno mostrato la dignità di una comunità solidale e democratica. Mai più con chi instilla nella nostra comunità paura e divisione. Mai con Salvini e la Lega”.