Cento migranti ad Avellino, individuato l’ex convento delle suore Stimmatine. Lo aveva detto il Prefetto Carlo Sessa durante la Giornata della Memoria e un’associazione temporanea di alcune cooperative ha mostrato interesse per gestire i nuovi profughi. Ma molti abitati di via Tedesco e corso Umberto hanno protestato appendendo ai balconi delle lenzuola bianche. In segno di resa, questo il significato.
Molti i commercianti che hanno voluto condurre la protesta. Loro temono che con l’arrivo di un numero consistente di immigrati le loro attività possano perdere clienti. Qui i negozi sono molti e si è vicini ala costituzione di un comitato per opporsi alle scelte del Palazzo di Governo. Tra le motivazioni il numero di migranti ipotizzato dal Prefetto: 100. Ma anche la struttura stessa, che prima ospitava 30 religiose: qualcuno si chiede come si possa triplicare il numero di inquilini.
Continua però l’impasse ad Avellino sull’accoglienza di profughi o richiedenti asilo. Non è la prima volta che le soluzioni pensate suscitino perplessità o forti proteste.
(foto concessa da Il Ciriaco)