Se non fosse arrivata una recente delibera regionale, con fondi economici stanziati, l’espressione Borgo 4.0 avrebbe rischiato di sommarsi alla miriade di iniziative pensate o in fase di realizzazione di questi anni che per l’Alta Irpinia non hanno trovato la via della piena concretezza: azienda forestale, terapia intensiva e cardiologia all’ospedale Criscuoli, azienda zootecnica, banda larga o infrastrutture varie, dalla Lioni-Grottaminarda ai sentieri di montagna, dalla ciclovia dell’Acquedotto pugliese ai musei.
Invece il progetto, che vede centrale Lioni, sembra essere davvero vicino. Lo dice, in ultima battuta, una delibera di Giunta regionale, seduta del 30 luglio scorso, che assegna al Comune lionese 1 milione e 700mila euro per gli interventi strutturali nell’ambito del piano di mobilità sostenibile sicura.
Borgo 4.0 è infatti prima di tutto una rivoluzione di strade e spazi, su cui in seconda battuta andrà a finire la famosa auto intelligente di imprenditori come Paolo Scudieri e altri. E’ quindi innanzitutto smart road, semafori intelligenti, internet veloce, automatizzazione di dissuasori e molto altro.
Questa cifra, 1 milione e 700mila euro, va a sommarsi ai 2 milioni già stanziati sempre dalla Regione con Dgr 563/2018. Il maxi-progetto di Lioni ha iniziato a prendere forma un anno e mezzo fa: “In tale contesto – si legge nel progetto – il Comune mette a disposizione dei percorsi di rete stradale all’interno del proprio territorio, trasformandole in Smart Road con reti dinamiche e cooperative tra veicoli e infrastrutture, in grado di scambiarsi informazioni tra loro e con l’utente alla guida, al fine di assicuragli una corretta percezione del rischio dell’ambiente stradale, per una mobilità sicura e sostenibile, che tenda all’equilibrio del sistema strada in una nuova ottica preventiva. Per raggiungere tali obiettivi è necessario prevedere una serie di interventi sull’infrastruttura esistente, rendendola sensibile, intelligente e sicura”.
Uno dirà: “E i giovani cosa ci guadagnano, visto che per il momento nessuno andrà a lavorare in qualche fabbrica e per il momento nessun ingegnere irpino ci metterà mano?”. E infatti è bene precisarlo. Borgo 4.0 non è una mega-azienda che apre e offre posti di lavoro. Però c’è del capitale privato sui 70 milioni complessivi che la Regione ha assegnato al progetto. E si spera che questo capitale possa far ruotare l’economia, che possa far nascere centri di ricerca, creare movimenti di tecnologia, denari e persone in grado di creare occupazione in queste zone interne.
Ed è un progetto di rivoluzione strutturale. Pensiamo all’area 7 a Lioni, così viene definita nelle carte. E’ l’ingresso del paese che verrà adibito a zona fieristica nei momenti in cui non avverrà la sperimentazione. Previsti anche interventi sull’area Pip, dove “il percorso interno quale ambiente protetto e semi protetto gode di condizioni strutturali favorevoli con rettilinei idonei a raggiungere velocità elevate – c’è scritto nel progetto in riferimento all’auto intelligente -, si presta pertanto alla sperimentazione e necessita di interventi strutturali e tecnologici”. Può sembrare un libro dei sogni e fino a quando non si comincerà sul serio lo definiamo tale. Ma qualcosa sembra si stia muovendo davvero.