Eh già, Calabritto sul palco delle Sardine a Bologna! Se non ci credete, cercate e guardate la diretta Facebook della manifestazione di domenica scorsa a Bologna. Sul palco di piazza 8 agosto, davanti a oltre 40mila persone, è salito anche il professore Fabrizio Barca, ex ministro per la Coesione sociale e oggi animatore del Forum Disuguaglianze Diversità. Lo hanno e lo abbiamo definito più volte il padre della Strategia nazionale Aree interne. E’ stato lui infatti dopo decenni di studio ad avviare in Italia la Snai e a portare, quindi, anche in provincia di Avellino la sua “filosofia” gettando le basi teoriche di quello che comunemente chiamiamo Progetto Pilota Alta Irpinia.
Su quel palco Barca ha raccontato che l’Italia non può fare a meno delle aree interne o marginalizzate. Non ne può fare a meno nella ricca Emilia Romagna, a Castelnovo ne’ Monti in provincia di Reggio Emilia, e non può farne a meno in Campania o nelle Marche. Perché sono luoghi “rugosi”, territori con una esposizione al sole e al vento che rende unici paesaggi e persone, posti rigeneranti e potenzialmente cosmopoliti. Luoghi dove nei millenni sono passati popoli e culture. Ma finora non si è riuscito a evitare che si spopolassero, nonostante il potenziale. Perché? “Perché si è agito commettendo errori: si sono decise centralmente regole uguali e valide per tutti, ci si è rinchiusi nei cerchi magici della politica che finanzia progettifici. Mentre servirebbero strategie, costruite alleandosi tra paesi e scegliendo un leader. Servono tecnici, ma bisogna pure ascoltare i cittadini, serve la democrazia partecipata”, ha spiegato il professore.
Sarebbe l’aspirazione della Snai, appunto. Ed è ciò che anche in Alta Irpinia si è provato o si prova a fare. Da qualche parte il tentativo è già in corso, quindi. E Barca lo ha sottolineato. “Sta succedendo – ha detto – a Calabritto, a Formigliana, a Forni di Sotto, a Ponte dell’Olio”. Calabritto sul palco delle Sardine, sì, come parte di un tutto. Come uno dei paesi simbolo, grazie ai suoi grandi boschi, di quell’ipotesi di azienda forestale di cui sentiamo parlare da qualche anno, anche se di preciso ancora non abbiamo chiaro cosa farà, come e con chi. L’Alta Irpinia sul palco delle Sardine bolognesi. “Ma – ha aggiunto l’ex ministro – non ci si muove alla velocità dovuta, siamo in balìa dei soliti e ci si scoraggia, sembra che non ce la facciamo”.
Sempre in questi giorni, l’economista ha commentato (leggi l’intera intervista): “La politica di coesione è ancora valida e utile, ma funziona quando è innovativa. Dunque la chiave del successo del prossimo settennato di fondi comunitari io la vedo in questo: che non si spenda un euro se non si cambia il modo in cui si programma e si spende”. Velocità e innovazione. Da Bologna è tutto, la linea passa all’Alta Irpinia. A voi le conclusioni.