Castelli, ville, palazzi in tutta la Campania ancora abitati dalle famiglie d’origine apriranno al pubblico ogni ultima domenica del mese. E’ “Domeniche in Dimora” l’iniziativa che coinvolge circa trenta siti con aperture straordinarie e visite guidate per un progetto promosso e realizzato dalla Regione Campania con la SCABEC in collaborazione con l’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi). Protagonista anche l’Irpinia con il Vallo Lauro e la Valle Caudina.
“Abbiamo accolto e sostenuto – sottolinea Teresa Armato, vicepresidente della Scabec – questa iniziativa dell’ADSI perché è un affasciante modo per conoscere non solo l’arte ma anche la storia e la cultura dei nostri territorio. L’originalità, sperimentata già durante le Universiadi con le delegazioni straniere, è data anche dall’accoglienza fatta dagli attuali proprietari di queste dimore, che quasi nella totalità dei casi appartengono ancora alle stesse famiglie che l’hanno realizzate”.
“La nostra associazione – ha spiegato la presidente regionale di ADSI Marina Colonna – sostiene e promuove un immenso patrimonio, che sebbene appartenga ai privati è di fatto un patrimonio culturale e storico di tutti. Con grandi sacrifici, nella consapevolezza di dover salvaguardare questo bene, molti di noi infatti si sentono i custodi di qualcosa che ormai appartiene all’intera comunità”. Si inizia il 26 gennaio a Napoli e in provincia con sei Palazzi e due Ville: Palazzo Ricca in via Tribunali, sede dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, uno dei palazzi più antichi, realizzato nel Cinquecento dal barone Gaspare Ricca, luogo di enorme fascino in cui sono custoditi documenti che sono tesori della memoria di Napoli e che ha al suo interno una Cappella con opere di Luca Giordano e Solimena. Il Palazzo Albertini del Principe di Cimitile in via Santa Teresa degli Scalzi è oggi trasformato in condominio ma conserva intatti molti fregi e affreschi originali e dove si trova la particolare scalinata di accesso al piano nobile. Visite guidate anche a Palazzo Donn’Anna a Posillipo, uno dei simboli della città di Napoli, ricco di storie e leggende e la Casa Museo Sergio Ragni, Villa Belvederea via Aniello Falcone. In provincia di Napoli saranno aperti al pubblico la Villa Tufarelli a San Giorgio a Cremano, una delle dimore del Miglio d’Oro, la Masseria Astapiana Villa Giusso a Vico Equense, il Palazzo Niglio Jadiccio a Frattamaggiore e il Palazzo Nucci a Cicciano con i suoi cortili e lo splendido giardino. Le visite guidate nei siti sono alle 10,30 e alle 12,30.
Il 26 aprile toccherà alle province di Avellino e Benevento e anche in questo caso sono tre le tipologie di percorso: prima tappa lungo la strada a Villa de Clario Filangieri a Livardi e poi a Lauro in provincia di Avellino al Castello Lancellotti e la Villa Pandola Sanfelice; il secondo nella zona della Valle Caudina con il Castello Pignatelli della Leonessa, fortezza medievale nel cuore del Partenio, e il Palazzo Ducale Pignatelli della Leonessa nel centro storico di Cervinara, la visita a Palazzo Marchesale Caracciolo di Santeramo e al palazzo marchesale Caracciolo del Balzo. Il terzo percorso si sposta nel beneventano, con la visita guidata del centro storico di San’Agata dei Goti, con tappa a Palazzo Rainone – Mustilli e Palazzo Mustilli, oggi rinomata azienda vinicola. Ingresso con visita singola dimora (e piccola degustazione dove prevista) 5 euro. Partecipazione all’intero percorso proposto nei giorni 23 febbraio, 29 marzo e 26 aprile, (e piccola degustazione dove prevista) 10 euro. Gratuito fino a 18 anni non compiuti. Ridotto possessori Campania>Artecard 3 euro per singola dimora, 7 euro per singolo percorso. Transfer gratuito.