Graziano Delrio scrive ai governatori di Puglia, Campania e Basilicata. Il ministro delle Infrastrutture ha invitato le tre regioni a sottoscrivere subito il protocollo d’intesa. L’oggetto è la “Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese”, da Caposele a Santa Maria di Leuca. Com’è noto con la legge di stabilità si era già provveduto a prevedere il finanziamento. L’opera è definita prioritaria in vista di un rilancio del cicloturismo in tutta Italia. Ora si chiede soprattutto rapidità, perché serve qualche atto preliminare prima della partenza. Un protocollo d’intesa che vede coinvolto anche il Ministero del Beni culturali. E parallelamente serve soprattutto un’organizzazione in grado di dare risultati a brevissimo termine sul ritorno turistico. Il finanziamento andrà a completare i circa 500 chilometri del percorso in bici.
Il percorso si snoda lungo le condotte storiche dell’acquedotto. Dalle sorgenti caposelesi al mare. Passando per canali e centrali idroelettriche. Dal verde scuro dell’Irpinia al giallo e all’azzurro della Puglia. Un’opera che sarà in competizione con le più importanti tratte europee. Con un indotto formidabile secondo le previsioni e secondo le esperienze di altri luoghi. C’è per il momento un comitato di 56 associazioni e 20 imprese turistiche. Indotto formidabile, si diceva. Il grosso sarà per la Puglia ma Caposele potrebbe anche sfruttare l’occasione. Il punto di partenza di un’autostrada a due ruote, tra le più lunghe d’Europa, non va sottovalutato.
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