“Un artista sul palco deve potersi esprimere come vuole, punto. Se invece di occuparsi del vitalizio di Formigoni il Senato avesse calendarizzato prima il Ddl Zan, non parleremmo nemmeno del giusto caso sollevato da Fedez. Ora si discuta e si voti la legge senza perdere tempo: il Paese non ha bisogno di ulteriori divisioni, toni bellicosi o scontri politici. La cosa più giusta da fare è lasciar esprimere il Parlamento su un testo di legge che peraltro è stato già discusso e votato in una delle due Camere. Questo è il fatto politico sul quale il Paese ha bisogno di una risposta chiara. Siamo una democrazia civile, compiuta e matura. Si discuta il ddl Zan e si voti in un clima sereno. È impensabile nel 2021, dopo una pandemia, dividersi anche su questo”. E’quanto si legge in una nota di Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, dopo il concertone del primo maggio e il caso Fedez.
Reazioni anche in Campania, dove interviene la delegata regionale alle pari opportunità Rosetta D’Amelio. “La migliore risposta alle polemiche di queste ore è approvare subito, in via definitiva, il ddl Zan, come abbiamo fatto noi in Campania, quando ad agosto abbiamo terminato la legislatura approvando, primi in Italia, la legge contro la violenza e le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere“. Questo è l’appello della Rosetta D’Amelio ai senatori. “Sarebbe un segnale forte, importante – spiega – che contribuirebbe anche ad allontanare i toni da anni 50 che rischiano di ritornare, come purtroppo tutti hanno potuto ascoltare nella telefonata con la Rai, resa pubblica da Fedez”.