Ciriaco De Mita all’attacco della minoranza a Nusco. Chiude ogni porta, chiude al dialogo nel consiglio comunale di mercoledì pomeriggio. Lo fa dopo aver ripercorso i 4 anni alla guida del Comune. Consiglio comunale che finisce con le forti proteste della minoranza. De Mita parla e chiude l’assemblea. Comunicazioni del sindaco, l’ex premier non concede repliche o osservazioni. Una delle critiche più pesanti mosse all’opposizione è sulla ex Ocevi. “Io so che l’imprenditore che voleva rilevare lo stabilimento dell’area industriale ha spostato la sua attività altrove. Tutto ciò in seguito all’allarme inquinamento creato, allarme che non esisteva“. Sul punto il consigliere Lucio Molinario osserva a fine consiglio: “Da De Mita tante inesattezze, ma volevamo rispondere in assemblea e non è stato possibile“.
Il presidente ha spiegato i motivi della sua chiusura al dialogo, le polemiche definite sempre aggressioni. “La mia vita – ha detto – è stata sempre legata alla ricerca della solidarietà in questo comune. Prendo atto che come sindaco lo sforzo ha incrociato più ostacoli che dialogo. Allora o si cresce, cosa che può sempre avvenire. Oppure diversamente, prevedendo una situazione di conflitto che da parte mia non ho mai cercato all’interno, non si va avanti. Mi sono sempre mosso per aggregare e mai ho giocato sulle difficoltà“. Sembrava un’apertura, poi però ha aggiunto. “La disgregazione è responsabilità di tutti. Se il dialogo viene portato avanti come è stato fatto in questi anni, io non ho più la forza e il desiderio di dialogare“. E si è alzato mettendo fine al Consiglio, dopo circa 40 minuti. Dalla decisione di candidarsi ad oggi, quattro anni raccontati da De Mita in cui ha accennato anche al progetto pilota. Quel progetto che in parte lo convinse a correre per la fascia tricolore. Percorso dei 25 sindaci che adesso vede a rischio. O i fondi o battaglia con la Regione, aveva detto in altre occasioni. Durissimo il battibecco finale tra il sindaco e i quattro esponenti dell’opposizione.