Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni indicato dalla Costituzione. La decisione dopo le dimissioni presentate dal premier Mario Draghi. Molto probabilmente si voterà il prossimo 25 settembre.
Per l’Irpinia il voto comporterà sicuramente una riduzione della rappresentanza parlamentare. Nel 2018 furono 7 gli eletti, cinque dei quali con il Movimento Cinque Stelle. Questa volta non potranno essere più di 3-4, nella migliore delle ipotesi, per due ragioni: i collegi elettorali previsti dal Rosatellum e il referendum costituzionale del 2020 che ha ridotto da 630 a 400 il numero dei deputati e da 315 a 200 quello dei senatori.
Nel frattempo, inoltre, è cambiato lo scenario interno ai partiti per cui la partita risulta particolarmente interessante. Dei cinque eletti col Movimento Cinque Stelle, già da tempo uno era fuoriuscito: si tratta del senatore Ugo Grassi, passato dapprima nelle fila della Lega e di recenti collocatosi al centro. Gli altri quattro, dopo la scissione guidata da Luigi Di Maio, risultano divisi: da una parte Michele Gubitosa, vicepresidente M5s, e il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, rimasti con il partito di Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Sibilia però è già al secondo mandato e resta da capire se i pentastellati aboliranno la regola secondo cui non ci si può ricandidare. Dall’altra i deputati Maria Pallini e Generoso Maraia, passati con il ministro degli Esteri in “Insieme per il futuro”, formazione alla prova delle urne per la prima volta e della quale quindi è difficile ipotizzare il risultato elettorale.
Gli altri due eletti in Irpinia furono il sannita Umberto Del Basso De Caro, candidato dal Pd alla Camera e che questa volta potrebbe optare per il Senato, vista la penuria di spazi per Montecitorio, e il forzista Cosimo Sibilia. Quest’ultimo però ha lasciato da tempo Forza Italia per seguire le orme di Toti.