“Qualcuno parla di turismo? Bene, una strada di collegamento efficiente serve anche a quello”. Così il deputato Pd, Luigi Famiglietti, sulle polemiche del tratto della Contursi-Lioni-Grottaminarda in relazione al sito della Mefite di Rocca San Felice. Il parlamentare ha parlato a Sant’Angelo dei Lombardi, prima e durante la presentazione del libro “Fiori nel deserto”, raccolta curata da Paolo Saggese.
“Noto che ultimamente aumentano le polemiche sulla strada. Qualcuno però dovrà pur ricordarsi che è decisamente improprio parlare di un’opera vecchia di trenta anni. I fondi per l’ultimo tratto sono arrivati tre anni fa. Ora i lavori sono finalmente partiti e il commissario, che pensiamo possa spingere per ottimizzare l’organizzazione, è tenuto a presentare ogni sei mesi una relazione su ciò che è stato fatto. Da questo punto di vista dobbiamo soltanto vigilare per far rispettare i tempi. Questo è interesse di tutti – ha spiegato Famiglietti – così come è interesse di tutti preservare l’ambiente. Però certe polemiche, penso alla battaglia per la Mefite, mi pare siano basate sul nulla. Tralasciando il fatto che i lavori per il completamento del tracciato siano già stati assegnati, certo del fatto che il sito della Mefite non verrà ovviamente cancellato, mi chiedo come mai in tanti anni quel sito non sia diventato un grande attrattore. E ammesso che possa diventare un attrattore, una strada di collegamento moderna ed efficiente servirebbe anche in chiave turistica”.
In sala le frecciate erano rivolte principalmente a Carlo Sibilia del Movimento Cinque Stelle, con il quale va avanti da tempo un braccio di ferro sul commissario della strada e non solo. Parole di stima nei confronti di Francesco Celli, fondatore di Info Irpinia che pure si è scagliato contro l’arteria stradale: “Soprattutto grazie a lui e a Pietro Mitrione si torna a parlare di ferrovie in Irpinia”.