Si chiude con l’approvazione di tutti i documenti finanziari la due giorni di seduta consiliare al Comune di Avellino. Riunito in seconda convocazione da venerdì mattina, il Consiglio comunale ha rinnovato la fiducia al sindaco Paolo Foti e alla sua Giunta, ma dall’Aula emerge con evidenza un dato politico importante. Foti andrà avanti nella sua consiliatura, sostenuto però soltanto da una parte della maggioranza: 11 i voti a favore raccolti dal sindaco nel corso delle tre diverse votazioni che hanno impegnato l’Assise nella due giorni. Il sì al Consuntivo 2015, al Previsionale 2016 e al Documento Unico di Programmazione 2016/18 è arrivato da Geppino Giacobbe, Tornatore, Adriana Percopo, Ida Grella, Silvia Amodeo, Mario Cucciniello, Franco Russo, Francesco D’Argenio, Livio Petitto e Laura Nargi. Astenuti Nicola Poppa, che nel corso della seduta ha sottolineato la sua appartenenza a Centro Democratico, e Mafalda Galluccio. Barbara Matetich invece è uscita dall’Aula dopo aver dichiarato: “Essendo io trasversalmente coinvolta nell’inchiesta della Procura sulla partecipata ACS, il cui bilancio è parte del bilancio dell’Ente, ritengo opportuno non prendere parte a questo voto, per preservare la mia serenità in questo momento”.
“Mai come oggi, e non perché gli altri non siano stati importanti, abbiamo celebrato un Consiglio che ha segnato uno spartiacque fondamentale del mio sindacato. Ancora una volta l’opposizione, che ringrazio, ha espresso con garbo e correttezza dialettica, pur nella diversa visione politica, i propri argomenti – ha commentato il primo cittadino subito dopo l’approvazione del Consuntivo – Registro che questa è la maggioranza che sostiene il Sindaco e l’Amministrazione. Stasera si è chiusa una fase, segnando uno spartiacque politico. Dichiaro alla città che questa è la mia maggioranza, questi sono i consiglieri comunali di maggioranza coi quali ho il dovere di confrontarmi”.
Assenti infatti sia Gianluca Festa con i suoi due uomini (Giuseppe Negrone e Antonio Genovese) che i cinque consiglieri in qualche modo riconducibili alla presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, che pure nell’ultima settimana era stati dati come vicini a un accordo con lo stesso Foti per l’azzeramento di tutte le cariche e un rimpasto di Giunta utile a dare nuovo slancio all’amministrazione. Un accordo che i fatti di venerdì e sabato danno per sfumato.