Mercogliano si prepara ad accogliere il Giro d’Italia. L’edizione 101, partita il 4 maggio da Gerusalemme, farà tappa a Montevergine il prossimo 12 maggio. 209 chilometri da percorrere, in quella che sarà l’ottava tappa del Giro 2018. Da Praia a Mare, al Santuario di Mamma Schiavona, un percorso lungo e non facile, con l’ultimo tratto sempre più in salita.
Così come non sarà facile accogliere le migliaia di persone previste e, soprattutto, smaltire il traffico dopo l’arrivo al traguardo, che dovrebbe avvenire intorno alle 17:00. Ai piedi del monte Partenio, intanto, c’è fermento per l’arrivo della corsa rosa e si prosegue nei preparativi e nell’organizzazione. Alcuni tratti delle strade che saranno percorse dai ciclisti sono stati asfaltati, dopo l’inverno piovoso e nevoso che ha contribuito all’usura del manto stradale. Gli addetti ai lavori stanno provvedendo anche a ripulire le cunette e i versanti del tragitto che vedrà passare i partecipanti. Ma resta qualche preoccupazione sulla viabilità.
Molti dettagli, soprattutto quelli legati alla sicurezza e agli accessi all’area di arrivo del giro, sono ancora da definire. Turisti ed appassionati delle due ruote potranno usufruire del mezzo funicolare a partire dalle 8:30 e solo fino alle 14. Dopo quell’ora, infatti, le corse dell’impianto di risalita saranno sospese fino alle 18:00, per poi riprendere solo ed esclusivamente per corridori e organizzatori. Per tutti gli altri l’Air metterà a disposizione alcuni autobus che provvederanno a riportare indietro i visitatori. E si prevede un intenso traffico lungo i tornanti della strada che collega Mercogliano e Ospedaletto al Santuario, l’unica alternativa alla funicolare.
Si attende, dunque, un piano traffico definitivo nelle prossime ore. Previsto, infatti, un ulteriore incontro tra le amministrazioni e la Commissione per gli spettacoli pubblici per pianificare gli ultimi fondamentali dettagli e assicurare a tutti che il tanto atteso evento sportivo di sabato 12 maggio, sia una bella pagina da scrivere per il Partenio e l’Irpinia che vogliono ripartire dal turismo.
La Tappa 8