Le strade che portano alle aree industriali irpine sono un disastro in molti punti. Per questo motivo martedì mattina si è tenuto un vertice in Prefettura. Qui il presidente dell’Asi, Vincenzo Sirignano, ha chiesto aiuto ai sindaci. Presenti quelli di Montefredane, Flumeri e Roccabascerana ma il problema è generale.
A Lioni, per esempio, nel labirintico imbocco c’è addirittura una triplice competenza. Le motivazioni e le successive richieste di Sirignano sono esplicite. L’Asi non è in grado di far fronte agli interventi di manutenzione ordinaria sulle strade, utilizzate da automobilisti e camionisti. Quindi anche i Comuni devono dare un contributo.
Il problema vero è come al solito di natura economica. Anche con la volontà dei sindaci bisognerà vedere la disponibilità delle risorse. Ma intanto si chiede comunque un’assunzione di responsabilità. Le richieste di risarcimento per danni che provengono dal automobilisti rappresentano un costo inutile che non si può pù sostenere. “Occorrerà poi capire anche di quante strade parliamo perché. Fino ad oggi non è mai stato fatto un censimento in questo senso“, ha detto Sirignano.
L’iter è proprio quello di studiare il quadro dell’esistente per poi tornare in Prefettura e quantificare il fabbisogno. Ma non è certo l’unica via per il rilancio delle aree industriali tornato ormai di attualità. Servono almeno sei milioni di euro per rimettere a posto il Cgs, che si occupa di depurazione. E si resta in attesa di una rete internet all’avanguardia. Per non parlare dei capannoni in disuso. Insomma, la strada è ancora lunga.