L’uscente Giancarlo De Vito è l’ultimo a parlare nella domenica elettorale di Aquilonia. Quattro liste, quattro comizi nel corso centrale del paese. E tante critiche piovute da più avversari sull’operato degli ultimi 5 anni: “Immaginavo sarebbe stata dura viste le quattro liste. E’ normale che chi si contrappone al sindaco uscente faccia campagna elettorale contro di noi. Mi sarebbe piaciuto confrontarmi però sulle cose fatte o meno, invece nonostante i miei appelli ho constatato da parte di qualche lista un accanimento nei confronti della persona. Non del sindaco. Mi ero ripromesso di tenere un atteggiamento di superiorità, ma a questo punto nelle prossime sere risponderò e spiegherò”.
Teresa Di Martino dell’associazione “Notti del grano” ha invece difeso il primo cittadino: “Giancarlo è una persona umile, disponibile, un punto di riferimento per tutta la cittadinanza. I nostri eventi ravvivano la comunità in vari momenti dell’anno. Vorrei impegnarmi nel settore culturale e sociale incrementando l’aggregazione e spazi di confronto tra le associazioni. Riscopriremo le tradizioni e lavoreremo per la creazione di eventi intercomunali per superare i campanilismi. Con una Proloco seria e produttiva”.
Roberto Tavarone, operaio a Melfi, è un altro dei candidati di Uniti per Aquilonia: “Mi ha stupito la presenza di quattro liste e non riesco a trovare una spiegazione logica. Credo creeranno solo scompiglio nelle famiglie”.
E conclude il comizio Mirco Annunziata, uno dei tre uscenti ripresentatisi: “La nostra è la stessa coalizione del 2008 e del 2013. Alcuni si sono allontanati, ma lo hanno fatto volontariamente e dovrebbero spiegare perché. Con l’associazione “Aquilonia-Carbonara” abbiamo avviato un percorso qualche anno fa per rendere più partecipata l’azione amministrativa. In questi cinque anni ho lavorato localmente nel contatto diretto con la gente, ma pure a livello sovracomunale tessendo rapporti al di là dei campanilismi”.