“Il biodigestore in Alta Irpinia? Collocare un altro impianto per il trattamento a circa 15 chilometri da quello di Teora fa sorgere riflessioni sull’opportunità”. L’Ato Rifiuti, con il presidente Valentino Tropeano, di fatto rispedisce al mittente la proposta del comitato “Nessuno tocchi l’Irpinia”. Gli ambientalisti avevano infatti indicato l’area industriale di Nusco-Lioni-Sant’Angelo come ipotesi alternativa al sito di Chianche, quest’ultimo voluto dallo stesso sindaco.
Nell’intervento sull’edizione odierna de Il Mattino aggiunge: “Più logico, come abbiamo deciso, distanziare i due biodigestori per evitare un sovraccarico operativo nella stessa zona”. Ribadisce, e qui risponde agli operatori vitivinicoli di Chianche e dintorni, che l’impianto sarà di ultima generazione, com tutti i crismi. Rispetto ai costi evidenziati dal comitato ambientalista: “Affermano che per Chianche servono 2 milioni per l’esproprio. Non è vero, il suolo è completamente comunale. No vogliamo tornarci più su questo, non si può fare disinformazione”.
E Tropeano affonda: “Dicono di non volere il biodigestore a Chianche perché è dannoso e indicano altre sedi, ma facendo ben attenzione a sottolineare come la loro sia solo una possibilità da tenere presente. Insomma, protestano ma come Ponzio Pilarto se ne lavano le mani”.