Chiusa la fase delle amministrative, ad Avellino la Lega dichiara aperta la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali. Sabino Morano, portavoce provinciale del partito, invita al dialogo “gli amici del centro destra, Forza Italia e Fratelli d’Italia” e fa sapere che la Lega si pone come partito centrale, “come forza costruttiva per organizzare una coalizione che cacci De Luca da palazzo Santa Lucia e formi un governo che parta dalle aree interne. Quello attuale, il governo peggiore degli ultimi anni, con responsabilità gravissime da parte della delegazione regionale irpina che non è riuscita a far valere questa terra”.
Segnali dalla città in tale direzione arriverebbero, secondo Morano, non solo dalla tornata elettorale appena conclusa con “una opposizione territoriale al governo regionale, un coro di ribellione a un governo che ha teso alla desertificazione della provincia di Avellino che è stata abbandonata. Gli irpini hanno riconosciuto nelle formazioni politiche della Regione persone che non facevano gli interessi della comunità”, ha affermato. Ma anche dall’elezione di Domenico Biancardi alla Provincia “la prima risposta del territorio alle ingerenze del presidente della Regione e al solito circolo autoreferenziale”.
Bianca Maria D’Agostino, candidata della Lega lo scorso 26 maggio, sottolinea la crescita del partito ad Avellino e presenta una nuova iniziativa che nasce proprio dai componenti la sua squadra “per noi il 7% è un risultato lusinghiero, conseguente alle forze di coloro che si sono proposte come persone degne di fiducia, senza alcun padrino locale che ci supportasse. La Lega di Avellino è in una nuova fase di evoluzione e ieri abbiamo costituito un laboratorio di idee e iniziative che prendono vita dall’energia civica, creato dai candidati della mia squadra, dalla società civile. Un gruppo che diventerà il circolo della Lega nel capoluogo per aggregare e divulgare idee con persone che piano piano si stanno avvicinando”. A piazza del Popolo l’avvocato siederà tra i banchi dell’opposizione che sarà “non solo rivolta al controllo, ma ricca di contenuti e proposte. L’esperienza elettorale è solo il punto di partenza per crescere esponenzialmente nella nostra città, anche con iniziative a costo zero perché per fare alcune cose basta solo un po’ di buona volontà. Daremo risposte e realizzeremo cose utili per i cittadini”.
Al tavolo anche Salvatore Vecchia, sindaco leghista di Cassano Irpino: “il modello Cassano è quello che dovremmo adottare in funzione delle regionali, non tanto per quello che è stato l’esito ma come metodo, con l’obiettivo di essere il primo partito in tutta la provincia. Ancora ci portiamo dietro l’idea della Lega di qualche anno fa basata sull’opposizione Nord-Sud, ma se portiamo gli elettori a ragionare sui temi ci rendiamo conto che siamo i primi sul piano concreto”. Non conferma la visita di sabato 15 giugno del vicepremier Salvini a Cassano, ma annuncia “nel corso dell’estate sarà sicuramente da noi per la manifestazione provinciale del partito”.
Su Ariano è il candidato sindaco della Lega Gino Cusano a rispondere. Sull’avvicinamento al neo eletto del Pd, Enrico Franza, ha dichiarato “Gambacorta non rappresentava il centro destra, non quello che ad Ariano ha dato sempre ottimi risultati, troppa confusione nelle sue liste. Al secondo turno la Lega non ha appoggiato il centro sinistra, ma abbiamo dato disponibilità a Franza per il governo della città. Se mantiene il suo impegno di estraneità al centro sinistra, lo supporteremo. Altrimenti siamo pronti a prendere posizioni diverse”.
E tra le fila della Lega c’è ufficialmente anche Ettore de Conciliis. Chiuso il Movimento per la Sovranità ad Avellino, il volto storico della destra irpina lo lascia “per aderire fino in fondo alla Lega. Fino ad ora siamo stati ospiti, ma abbiamo fatto un percorso in continuità, in perfetta sintonia, con visioni e strategie comuni. Oggi faccio parte a tutti gli effetti di una Lega salvifica per la provincia di Avellino”.