“Ho avuto rassicurazioni, l’emendamento non passerà”. Lo dice Luigi Famiglietti al Quotidiano del Sud. Il parlamentare è stato chiamato in causa da molti per bloccare, o quantomeno cercare di approfondire, l’emendamento che di fatto cederebbe alla Puglia il controllo totale delle sorgenti di Caposele. Dalla provincia di Avellino e in generale dalla Campania il coro di no è bipartisan. Ma è largamente condivisa, dalle parti di Bari, anche la proposta “incriminata” di Dario Ginefra. Collega Pd di Famiglietti, ha incassato il sostegno di deputati di Forza Italia e Sinistra Italiana.
Apparentemente la partita non incide direttamente sui cittadini, le bollette, le reti. Sembrerebbe una battaglia di principio ma così non è. E allora il sindaco di Cassano, Salvatore Vecchia, fa sapere: “In una costruttiva seduta del Consiglio di Distretto abbiamo affrontato il tema della crisi idrica. Ho rimarcato l’esigenza di prevedere il pagamento dei servizi ecosistemici in favore del nostro territorio che cede una enorme quantità di acqua alla Puglia“. Già, il punto non è una sorta di titolarità sull’acqua ma la creazione di un sistema più equo per tutto il bacino meridionale. Questo sistema si crea, o meglio si creerebbe, con un accordo tra le regioni su litri al secondo e ristori economici da destinare allo stesso sistema idrico. A beneficio di tutti, campani e pugliesi. Il governatore Michele Emiliano mostrò un evidente fastidio a Caposele nel parlare dell’argomento. E questo, sommato all’emendamento, fa quasi una prova.
La Puglia ha due enormi infrastrutture in provincia di Avellino. Le gallerie idriche Pavoncelli e il potabilizzatore di Conza, ma Acquedotto Pugliese è anche a Cassano. Un ristoro c’è, ma è poca cosa. E comunque la crisi idrica nei paesi delle sorgenti, vedi Montella, impone nuovi accordi o nuove idee.
Da Caposele lanciava l’allarme il consigliere Salvatore Conforti: “Faccio appello a tutte le forze politiche e sociali del nostro territorio affinché, con una levata di scudi unitaria ed omogenea e con il coinvolgimento tutti i parlamentari locali e rappresentanti istituzionali, si possa arrestare il tentativo del parlamentare pugliese Pd; il metodo e la protervia di chi ignora la storia e generosità secolare dei nostri territori a beneficio della Puglia, è un dato preoccupante. Un tentativo costruito in modo scientifico utilizzando la nostra atavica generosità, ma anche l’ incapacità di stare uniti intorno a questioni importanti. E’ necessario un incontro urgente per discutere di quanto è accaduto e capire insieme e con capacità di sintesi ed operativa, come mettere in campo e con ogni mezzo democratico, un’azione interdittiva su quanto la nostra terra continua a subire nel tempo“.
Il governatore pugliese. Michele Emiliano, ha provato a smorzare le polemiche e a chiarire il quadro dopo l’attacco di De Luca che ieri ha parlato di un “atto di malvivenza politica“. Così l’ex magistrato: “Il presidente De Luca ha avuto timore che noi volessimo portar via Caposele alla Campania, ma non è assolutamente così. Noi anzi dobbiamo mettere l’Acquedotto pugliese a disposizione di tutto il Mezzogiorno perché divenga una società di tutte le regioni del Sud Italia”.