L’Isochimica miete l’ennesima vittima. E’ morto un altro dipendente della cosiddetta fabbrica di veleni di borgo Ferrovia ad Avellino, il ventinovesimo padre di famiglia che ha avuto la sventura di lavorare negli anni ottanta in quel luogo. Aveva 66 anni.
“Qui – dice Tony Della Pia, segretario Rifondazione Comunista Irpinia – un pseudo imprenditore in nome del profitto costringeva le maestranze a scoibendare amianto dalle carrozze di proprietà delle ferrovie dello Stato a mani nude, forte della complicità delle istituzioni e di quanti avrebbero dovuto tutelare la salute dei lavoratori e la salvaguardia del territorio. Mentre questa gente muore, tra l’indifferenza generale”.
E Della Pia parla anche della vicenda giudiziaria. Pochi giorni fa è stata rinviata l’ennesima udienza perché presso l’aula bunker del tribunale di Napoli i riscaldamenti era spenti per la mancanza del combustibile.