Una lezione e un desiderio da Paolo Verri, direttore generale di Matera 2019 e ospite al Goleto Festival di Sant’Angelo dei Lombardi. Il desiderio per un’area interna come l’Alta Irpinia, perché possa costruire un percorso simile a quello della capitale europea della cultura. La lezione però, perché Berri non utilizza affatto formule senza fondamenta del tipo “non abbiamo nulla da invidiare a…“.
Abbiamo molto da invidiare; a cominciare dalla cura del bello, cura che qui spesso manca. Non al Goleto ma in generale. E un passaggio importante anche sul Sud. Che “non deve più chiedere ma offrire“. Offrire servizi e bellezza “perché lo spopolamento c’è e ci sarà” e secondo Verri lo si combatte anche puntando su servizi ed estetica, per essere attrattivi in vista di eventuali occasioni. Una di queste ci sarà il 24 agosto, quando Calitri e i paesi dello Sponz 2019 saranno capitali europee della cultura per un giorno. Una data più simbolica che altro, non ci sono fondi o garanzie di presenze. Ma una data da sfruttare. “In tutti i paesi della cultura per un giorno, i cittadini sono stati spinti a fare e costruire qualcosa di utile“.
Le fiabe. “Ma per lo sviluppo turistico o culturale penso al Pifferaio magico, per esempio. Non si può essere pagati poco e far morire tutti i bambini. Al fondo del bosco dobbiamo mettere i sassolini per arrivare in un posto sicuro, Hansel e Gretel. La politica deve guardare lontano ma i cittadini devono lavorare giorno dopo giorno e vedere risultati concreti“. Osservazione superba, la lezione definitiva per tutta la politica nelle aree interne.