Le parole del titolo sono del sindaco Marco Marandino a Sant’Angelo dei Lombardi. Occasione per ricordare due amministratori, dell’Agenzia delle Entrate e del Paese. Michele Forte e Bruno Argentino, scomparsi troppo preso ma benvoluti come pochi. C’è il rischio di utilizzare formule retoriche, lo sa Marandino e lo sa Anna, figlia di Michele. Ma mai come stavolta è davvero così: benvoluti, amati da tutti, autorevoli ma vicini alle persone. E la testimonianza arriva dall’affetto di amici e colleghi da altri paesi.
Si scoprono due targhe nel palazzo degli uffici, che lunedì scorso ha visto la riapertura delle Entrate. E arrivano anche i sindaci di Teora e Castelfranci, Stefano Farina e Generoso Cresta. Il vicesindaco di Nusco, Walter Vigilante. Salvatore Palmieri da Montella. “Ogni parola potrebbe risultare superflua – dice Marandino – ma io voglio ringraziare i presenti, quello che hanno avuto una motivazione per esserci. Noi abbiamo scelto di ricordare così Bruno Argentino e Michele Forte in maniera unanime e convinta, perché riteniamo sia fondamentale rinsaldare il rapporto con persone che hanno segnato in maniera significativa il nostro territorio. E c’è riconoscenza, vedo. Riapre anche uno sportello al servizio del territorio nonostante chi ci ha ostacolato. In un momento in cui uffici decentrati si richiudono, qui si riaprono. Un servizio pubblico che offre competenza deve esserci“. Ed è la stessa competenza che avevano Michele e Bruno. “Con queste targhe sottolineiamo il loro rigore morale, l’integrità etica. Competenti della pubblica amministrazione e nell’amministrazione pubblica. Nella doppia valenza e veste, erano sindaco e assessore. Bisogna che nascano radici, loro hanno seminato pace. Che va perseguita in maniera affannosa. Confrontiamoci nell’indirizzo del bene comune, altrimenti si farà poca strada, perché molti detrattori pensavano che l’ufficio non tornasse più a Sant’Angelo“.
Ci sono Anna e Gaetano, figli dell’ex sindaco Michele. Giorgio, Grazia ed Enzina: figli e moglie dell’ex assessore Bruno. “Ogni frase può essere poco per descrivere cosa è stato papa“, fa la prima mentre scopre la prima targa. “Una persona perbene“, aggiunge commosso Gaetano. E Giorgio aggiungerà: “Grazie tutti, a papà avrebbe fatto piacere. Erano due persone perbene e grandi amici. Ci hanno messo tutto. Dedizione e umanità”. Per la consigliera provinciale Rosanna Repole “una bella giornata. Entrambi si sono spesi per lo sviluppo di questa comunità“.