Torneranno gradualmente a varcare i cancelli della Ema di Morra De Sanctis i circa 1000 dipendenti rimasti a casa nelle ultime due settimane a causa di un blocco al sistema informatico provocato da un attacco hacker. Questa mattina si è tenuto un incontro tra l’amministratore delegato Domenico Sottile, il direttore operativo, il responsabile delle risorse umane e le Rsu Fismic, Uilm, Ugl, Fiom e Fim per mettere a punto un piano di rientro al lavoro condiviso.
Già oggi, quindi, sono tornati nello stabilimento metalmeccanico i primi 130 operai, indispensabili alle operazioni di riavvio della macchina produttiva, mentre dal 5 dicembre si riprenderà a pieno regime. L’attacco hacker era stato scoperto lo scorso 17 novembre e l’azienda del settore aerospazio aveva subito inviato richiesta di cassa integrazione giornaliera ordinaria: inizialmente per due giorni, poi fino al 2 dicembre.
Dovranno attendere ancora qualche giorno, invece, gli impiegati prima di ritrovare la piena operatività degli uffici tecnici e amministrativi. L’attacco informatico era stato portato da un virus Ransomware che aveva compromesso il 30% dei documenti presenti sui server dell’azienda del gruppo Rolls-Royce, si leggeva in una comunicazione del Cda dello scorso 25 novembre.