“Chiarezza sul piano industriale e discussione su dati reali”, semplice e concisa la richiesta di Angelo Antonio D’Agostino, deputato di Scelta Civica che, insieme ai colleghi, Carlo Sibilia ( M5S), Luigi Famiglietti e Valentina Paris (Pd) ha partecipato all’incontro dibattito con il numero uno di Industria Italiana Autobus, Stefano Del Rosso. Un confronto ruvido, viziato da alcune dichiarazioni di Del Rosso che non sono piaciute agli onorevoli.
Paris e la vertenza sociale
“Sto ascoltando una storia che continua – ha detto la parlamentare Pd . Abbiamo dimostrato di avere la capacità di proteggere il now how e di fare impresa nelle zone interne. Ora, però, non commettiamo l’errore di pensare che la vertenza “sociale” cambia perché cambia l’imprenditore. Paghiamo un limite chiaramente rivelato dal fatto che, ad esempio, Invitalia vedrà il piano, per la prima volta, solo giovedì alle 17.00. L’Irpinia, però, deve capire che non può bastare a se stessa ma deve essere in grado di aprirsi all’estero
Le domande di Carlo Sibilia
Il cittadino pentastellato è stato, probabilmente, quello più deciso e ficcante negli interventi cercando, al pari dell’indotto, di capirne di più sul futuro :”E’ possibile – si chiede – che nel piano industriale non si sia valutato l’indotto? Per fare un passo avanti sono necessari realismo ed innovazione. Il ruolo della politica, invece, può essere quello di fare chiarezza sul piano nazionale trasporti che, ad oggi, ancora latita”
Le perplessità di Famiglietti
“Le dichiarazioni di Del Rosso – non nasconde il deputato renziano – mi hanno lasciato perplesso. La politica ha fatto tanto per questa vertenza. Abbiamo chiesto, però, di essere aggiornati sulle evoluzioni per cui non spettava a noi chiedere ed informarci sullo stato dell’arte. Positivo il contratto di sviluppo con Invitalia, il Cipe, tra l’altro, ha stanziato 250 milioni su tale capitolo. Potrebbero aprirsi strade interessanti”