Doccia fredda per il neo commissario del Partito democratico in Irpinia Michele Bordo. Il clima a via Tagliamento è sempre più rovente. Ieri alla riunione dei sindaci convocata dal dirigente pugliese, che ha sostituito Aldo Cennamo dopo le dimissioni per motivi di salute di quest’ultimo, si sono presentati solo due amministratori su 45 convocati: il sindaco di Salza Irpina Luigi Cella e la capogruppo dem a Grottolella Adriana Guerriero. Entrambi vicini all’area del parlamentare Del Basso De Caro.
Un flop non annunciato ufficialmente, ma che poteva essere colto nei toni accesi dell’incontro, tenutosi la scorsa settimana, tra lo stesso Bordo e vari dirigenti e rappresentanti istituzionali del partito. L’insediamento del commissario era stato occasione per manifestare tutto il dissenso di una parte consistente dei democratici irpini nei confronti delle scelte della segretaria nazionale, colpevole di aver bloccato senza prima confrontarsi con il territorio l’iter congressuale avviato da Cennano e di volerlo celebrare invece a novembre. Sulla platea di iscritti 2021 e non su quella già vigente e certificata dalla commissione per il tesseramento. Gli unici a favore del nuovo corso erano stati proprio i decariani.
Restano alla finestra, in attesa di sapere se Roma farà un passo indietro riconsiderando la possibilità di riprendere il lavoro dell’ex commissario, i due candidati a segretario provinciale: Nello Pizza e Gerardo Capodilupo, con i circa 200 militanti e amministratori che avevano formato le liste a loro sostegno.