Palpabile la delusione nel Pd irpino dopo l’esito del referendum. In provincia di Avellino il risultato è stato in linea col dato nazionale. Per il Sì è andata molto peggio nelle altre quattro province della Campania, ma non per questo si può parlare di buon risultato e i toni lo confermano.
Le parole di Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale
Il voto al referendum costituzionale di ieri è stato prima di ogni cosa una pagina politica caratterizzata da una grande partecipazione popolare e di fronte a un’affluenza così ampia e imprevista abbiamo il dovere di ringraziare quanti si sono recati alle urne dimostrando che la politica ancora interessa agli italiani.
Le urne hanno restituito però un risultato netto che impone rispetto e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in coerenza ha annunciato le dimissioni. Ora si apra la fase della riflessione all’interno del nostro partito e a tutti i livelli. Ringrazio comunque quanti hanno sostenuto e creduto nel Sì per cambiare il Paese.
L’intervento di Valentina Paris, deputato
Il risultato del voto sul referendum costituzionale lascia l’amaro in bocca ai tanti che, come me, hanno creduto di poter vincere questa battaglia. Ci siamo confrontati, in parlamento e tra le persone, per dare una prospettiva diversa al Paese ma non siamo riusciti a convincere la maggioranza dei cittadini. La provincia di Avellino riporta un risultato che non si discosta di molto dalla media nazionale, considerando anche i dati molto netti che hanno caratterizzato il voto nel Mezzogiorno. Abbiamo perso nelle urne, è vero, ma non per questo perderemo l’orgoglio di esserci battuti lealmente e con convinzione per un’idea che abbiamo ritenuto giusta. Un’idea che abbiamo condiviso con donne e uomini ma soprattutto ragazze e ragazzi a cui va il mio ringraziamento e con cui questo viaggio continuerà, in forme diverse, per ridare forza e vigore al Pd in provincia di Avellino.
La nota di Luigi Famiglietti, deputato
Il dato elettorale è’ inequivocabile: i cittadini italiani hanno scelto di non cambiare la seconda parte della Costituzione relativa all’organizzazione dello Stato. Il Presidente del Consiglio e segretario del PD Matteo Renzi,coerentemente con quanto dichiarato prima delle elezioni,si è’ dimesso; ora capiremo cosa hanno da proporre i tanti sostenitori del No interni ed esterni al mio partito. Voglio ringraziare tutti coloro che con grande determinazione hanno sostenuto le ragioni del Si in questa lunga campagna elettorale referendaria. Resta l’esigenza di modernizzare il nostro Paese, di avere istituzioni più stabili e recuperare la credibilità della politica. Bisogna rimettersi in cammino con la passione e la serietà di sempre.