Si terrà martedì 29 settembre il Consiglio regionale sul referendum contro lo Sblocca Italia e il decreto Sviluppo, diventato per tutti il referendum anti-trivelle. Diversamente da quanto ipotizzato la scorsa settimana, cioè la convocazione dell’assemblea già per la giornata di domani, la seduta cadrà sul filo di lana: scadono infatti il 30 settembre i termini per la presentazione delle richieste di referendum presso la Corte di Cassazione.
LA POLEMICA – Nella tarda mattinata una nota a firma del coordinatore regionale SEL Campania, Salvatore Vozza, e del capogruppo SEL alla Camera dei Deputati Arturo Scotto, aveva gettato benzina sul fuoco. “Nonostante la I Commissione regionale – si leggeva nel comunicato stampa – abbia approvato le delibere per porre a referendum abrogativo alcune norme dei decreti Sblocca Italia e Sviluppo e della legge sul riordino del settore energetico, il Consiglio regionale sul tema – annunciato la scorsa settimana per domani – non è stato convocato. Ciò significa che sarà di fatto impossibile, per la Regione Campania, depositare in Cassazione il testo dei referendum regionali in tempo, ossia entro il 30 settembre (data ultima prevista). Non possiamo pensare che si tratti di semplice “disattenzione”. La verità è che l’amministrazione regionale ha scelto di sfruttare la sacrosanta battaglia portata avanti da numerosissimi territori e movimenti a difesa dell’ambiente, del diritto alla salute e di quei settori economici che dalle trivellazioni verrebbero danneggiati per fare pura e bieca propaganda. Mentre altre Regioni del Sud approvano delibere analoghe all’unanimità, l’amministrazione campana ai proclami pubblici non fa seguire azioni concrete e sceglie, di fatto, di allinearsi alle posizioni del Governo: Renzi ordina, De Luca esegue”.
LA REPLICA – Rosetta D’Amelio che aveva portato il referendum in commissione e in qualità di presidente del Consiglio regionale ha convocato la seduta ha scelto la strada di Facebook per replicare. “Un clamoroso autogol di Sel” e “inutile allarmismo”, scrive l’onorevole PD che chiude con un “la prossima volta si informino meglio”.