“Da quando la necessità di costruire impiantistica per abbattere i costi dei rifiuti è divenuta la via maestra, Teora lo sapeva da tempo, troppi si ricordano dell’impianto teorese come soluzione sostitutiva all’individuazione di nuovi siti”. Stefano Farina, primo cittadino di Teora interviene su Facebook, a poche ore dal vertice a quattro tra i sindaci coinvolti nell’affaire impianto di compostaggio a Conza della Campania. Oggi infatti nel municipio conzano dovrebbe tenersi l’atteso incontro tra Vito Cappiello (Conza), Pompeo D’Angola (Sant’Andrea), Luigi D’Angelis (Cairano) e lo stesso Farina, dopo giorni di botta e risposta a distanza.
“Ritenendo credibile chi affronta il problema per convinzione e meno chi lo fa per difesa di campanile, mi sembra giusto ricordare che, dopo quasi venti anni di delicato/complicato funzionamento dell’unico impianto di umido provinciale, solo i teoresi sono autorizzati a parlare del suo impiego futuro – puntualizza l’ex consigliere provinciale – Evidente è che, fatte salvo le giuste proporzioni di smaltimento in relazione ad un piccolo paese, verificata la copertura di tutti i territori provinciali con impianti, realizzata la messa in sicurezza di impianti nati e ancora oggi sperimentali (Teora), nessuno si tirerà indietro rispetto ad un maturo e opportuno ragionamento territoriale che ci aiuti a individuare le migliori soluzioni possibili per la nostra comunità, che non è il nostro paese ma i nostri paesi”.
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