Sulle seggiovie del Laceno regna il caos. Così dopo le parole del governatore della Campania Vincenzo De Luca, pronunciate proprio sull’altopiano in occasione del Drive in Rosa, è nuovamente la minoranza in Consiglio comunale ad andare all’attacco della sindaca Teresa Di Capua. Il numero uno di Palazzo Santa Lucia disse “II finanziamento per la ricostruzione degli impianti di risalita a Laceno è pronto da più mesi. Invito l’Amministrazione Comunale di Bagnoli a concludere in fretta gli adempimenti previsti per l’ottenimento del finanziamento altrimenti sarà la stessa Regione Campania ad occuparsi di tutta la gestione del finanziamento attraverso gli opportuni organi di competenza regionali”.
Ora la capolista del gruppo di minoranza, i consiglieri di minoranza e il consigliere indipendente scrivono una lettera aperta indirizzata alla fascia tricolore chiedendo “un confronto pubblico, da effettuarsi in pubblica piazza, al fine di discutere sia su quanto richiesto sia sull’ operato di codesta amministrazione nei primi due anni di vita”.
Diverse le domande e i dubbi che solleva la minoranza sulla gestione dell’affaire seggiovie. Gli impianti sono fermi da oltre due anni e su di essi, dopo una complessa vicenda giudiziaria tra Tar e Consiglio di Stato sulla concessione dei suoli alla famiglia Giannoni, la Regione Campania nel 2019 ha investito 12 milioni di euro per il rifacimento e quindi il rilancio dell’altopiano. Sabato 1 agosto la sindaco Di Capua aveva dichiarato pubblicamente che era stata firmata la convenzione con il Comune e la Regione per l’avvio della gara. Il finanziamento pubblico infatti è concesso all’ente comunale, e non a privati. Ma ai consiglieri di opposizione, con in testa Maria Vivolo, i conti non tornano. “Può chiarire ai cittadini di Bagnoli di quale convenzione si tratta?”, scrivono.
E ancora: “Nel Consiglio comunale del 3 febbraio 2020, Lei non aveva ribadito che tutti gli adempimenti relativi al progetto seggiovie erano conclusi? e che mancava solo la firma al decreto regionale? Come mai invece il Governatore regionale ha per l’ennesima volta sollecitato la chiusura degli adempimenti pena la perdita di tutta la gestione esecutiva del progetto? Queste domande sig. Sindaco, o chi per lei o per coloro che la guidano, stanno generando una confusione tale tra i cittadini di Bagnoli che increduli si chiedono a che gioco lei stia giocando, ma soprattutto disgustati si chiedono quali siano gli ennesimi intrighi, compromessi o mancati accordi personali, tra Lei ed i suoi componenti di giunta, che ancora una volta rischiano di far saltare il finanziamento oltre che prolungare questa maledetta telenovela sulle seggiovie del Laceno”.
La lettera continua ponendo ulteriori quesiti chiedendo pure di chiarire il ruolo di Acamir, la partecipata della Regione Campania che si occupa di mobilità: “Nel ricordarle che le seggiovie sono patrimonio del Comune di Bagnoli e non di altri comuni e/o equivoci personaggi, le chiediamo nella massima trasparenza (cosa un pò difficile per Lei) di rispondere, non a noi (redattori della presente e che già ipotizziamo le risposte) ma a tutta la cittadinanza che ha il diritto di sapere l’effettivo, reale e veritiero stato dell’arte di tutta la questione seggiovie. Inoltre sempre grazie alla sua mancata trasparenza causa di caos, di poca chiarezza, di pettegolezzi, di litigi e soprattutto di sfiducia nel suo operato da parte di tutta la cittadinanza le chiediamo di dare risposta alle seguenti ulteriori domande: la società ACAMIR cosa rappresenta in questo affare seggiovie? Chi sono gli albergatori di Laceno che partecipano al 10% all’affare seggiovie? Quale è il vero obiettivo dell’attuale segretario comunale?“.