Ad aprile era stato davanti all’autostazione di Lioni con il collega Michele Dell’Orco e lo striscione “Finiamola”. Era una delle tappe del Trasporti tour del Movimento Cinque Stelle in Irpinia e Carlo Sibilia, deputato avellinese, aveva sottolineato come quella lionese fosse uno spreco, una delle tante incompiute della provincia accanto all’autostazione del capoluogo e alla Lioni-Grottaminarda.
Onorevole Sibilia, ieri il sindaco di Lioni Yuri Gioino in un’intervista che ci ha rilasciato (leggi qui) ha espresso il suo rammarico per quella sua visita, “mortificante per la comunità”, e ha puntualizzato: “Noi l’autostazione l’abbiamo terminata”.
A me che i lavori siano stati terminati può solo fare piacere. Il sindaco ha reso un servizio ai cittadini, non a Carlo Sibilia, portando a termine un’opera che era in corso da una decina di anni. Probabilmente, la nostra stessa venuta a Lioni è servita ad accendere un faro, se poi il tutto è stato concluso in così poco tempo. Mi sorprende che il sindaco parli solo ora.
Molto probabilmente la scelta del momento è dovuta all’inaugurazione della struttura, venerdì scorso.
Senza dubbio, ma al di là del taglio del nastro adesso quello che conta è la messa in funzione dell’autostazione. Non sarebbe il primo caso di opera terminata e non utilizzata. In generale, però, io resto basito dall’atteggiamento delle istituzioni e degli amministratori di questa provincia. E’ incomprensibile che si veda il nemico in chi ha voglia di fare, di completare le cose, di evitare sprechi. Le nostre iniziative, anziché diventare un’opportunità per fare una battaglia insieme, si trasformano in occasione di critica. Non mi pare che l’Alta Irpinia sia al centro della programmazione regionale e nazionale a livello di trasporti: stiamo al Medioevo e si vive giusto un mese e mezzo all’anno, in occasione del rientro dall’esilio forzato di tanti giovani. Di questo dovremmo discutere.
Nell’intervista del sindaco si parlava anche di questo, cioè della necessità di fare di più per i giovani e per l’occupazione. Intanto, parlando di trasporti, domenica si è conclusa la tre giorni di riapertura della Avellino-Rocchetta. Dopo Lioni, la prossima tappa in autunno dovrebbe essere Montella e poi Avellino nel 2018.
Riaprire per tre giorni all’anno mi sa tanto di miracolo di San Gennaro. Io mi auguro che la ferrovia, turistica o meno, riapra tutto l’anno. I trasporti sono una nota dolente di questa provincia e un punto centrale, perché solo così si dà nuova linfa alle aree interne. Ma di ‘se e ma’ abbiamo la testa piena e con i ‘se e i ma’ spesso i partiti si sono riempiti le tasche. Io credo che ci sia bisogno di uno sforzo maggiore, per riattivare il percorso e rendere il treno un elemento strutturale della strategia di sviluppo in Irpinia. Parliamoci chiaro: il turismo qui non c’è perché semplicemente non esistono i mezzi di trasporto per raggiungere la provincia. Io sto facendo del mio meglio, anche in Parlamento, per far conoscere questa bella terra e speriamo di poter governare presto i processi così da far vedere la differenza con le gestioni precedenti della cosa pubblica.