Una settimana di concerti, laboratori, incontri e percorsi sonori e tematici tra i sentieri per indagare il rapporto tra coltura e cultura, per ragionare sull’idea del coltivare: la terra, ma anche le idee, i pensieri, il senso civico. Anche quest’anno grande successo per lo Sponz Fest, il festival ideato e diretto da Vinicio Capossela. Giunto alla sua decima edizione, il Fest si è svolto dal 21 al 27 agosto in Alta Irpinia, nei comuni di Sant’Andrea di Conza, Andretta e Calitri.
Sponz Coultura è stato il titolo di questa edizione, programmata e finanziata dalla Regione Campania attraverso la Scabec – Società Campana Beni Culturali, prodotta dall’Associazione Sponziamoci, La Cupa e International Music and Arts (IMARTS), in collaborazione con i comuni di Andretta, Calitri, Sant’Andrea di Conza e per la prima volta in collaborazione con il Forum Giovani di Calitri, con il prezioso contributo, accanto ai lavoratori e alle maestranze, della comunità che da anni partecipa e sostiene la manifestazione.
Lo Sponz Fest 2022 è infatti stato sostenuto dalla disponibilità e dalla collaborazione di amministratori, forze dell’ordine, vigili urbani e di chiunque si sia speso per la buona riuscita della manifestazione, permettendo la realizzazione di un’esperienza di comunità unica, capace di produrre sia un indotto economico sul territorio sia una grande ricchezza immateriale, grazie alla presenza di musicisti, artisti e personalità del mondo della cultura che si sono messi a disposizione dei partecipanti trasmettendo il proprio sapere e la propria arte.
“Fin dalla prima edizione dello Sponz Fest ci siamo proposti di creare una esperienza, più che un festival”. Dichiara il direttore artistico Vinicio Capossela. “Un’esperienza fondata sul continuo spostamento del limite, all’insegna del motto “tutto è bene quel che non finisce mai”. Forzare il tempo, contrastarne la caducità orizzontale per raggiungere la sacralità verticale è il senso più profondo della Festa. Può essere molto faticoso, e anche apparire insensato, ma è quella herzoghiana “conquista dell’inutile” che ci muove oltre al limite. La dilatazione non è effetto della disorganizzazione, ma al contrario ci organizziamo per dilatarci, per applicare il secondo principio della legge dei gas: “un gas si espande finché ha spazio”. Il senso di lutto e sfinimento finale è parte del rito dissipatorio che ci rinnova. E lo diciamo scusandoci per il disagio, noi che siamo i primi a rimanerci sotto, e sperimentiamo su noi stessi il motto “che i morti soccorrano i feriti!”.
Ci tengo a ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito e sostenuto, anche a distanza, anche distanziati, per essere corpo vivo di questa esperienza, colonna umana della musica e delle idee. E un grazie pieno di riconoscenza a tutti quanti in questi nove anni si sono man mano avvicendati per rendere possibile questa esperienza, dai volontari ai lavoratori. Se il tema era la coltura speriamo infine di avere gettato qualche buon seme da crescere, così, tutto insieme, alla rinfusa, come in permacoltura. Una human food forest fatta di diversità e molteplicità, in contrasto con la semplificazione monocolturale messa a sistema di omologazione di massa, come le semenze brevettate”.
“Il vivace incontro tra la cultura e la coltura. Un binomio primordiale, quasi ancestrale; un percorso formativo che riconduce alle nostre radici. La terra madre e la verde Irpinia, l’incubatrice e il cuore pulsante dello Sponz Fest, iniziativa giunta ormai alla decima edizione che ha individuato nell’incontro tra Cultura & Coltura il proprio tema portante. Un momento di forte condivisione, una rassegna durante la quale arti, tradizioni, storie e riflessioni si incontrano nella musica e nello spettacolo per dar vita a una dimensione magica. Un progetto che valorizza un territorio sincero e ricchissimo come quello irpino. Un’occasione importante che consente a cittadini campani, viaggiatori italiani e provenienti da tutto il mondo di scoprire l’enorme patrimonio culturale che la Campania è in grado di offrire” aggiunge Pantaleone Annunziata, Amministratore Unico Scabec, Società Campana Beni Culturali.
Sponz Coultura ha visto protagonisti sul palco Vinicio Capossela nel concerto ROLLING SPONZ REVIEW – TUTTI IN UNA NOTTE insieme al collettivo formato dai musicisti che da anni sono l’anima del Fest: Alessandro “Asso” Stefana, Andrea La Macchia, Antonio Guardione, Eusebio Martinelli, Giovannangelo de Gennaro, Irene Sciacovelli, Mikey Kenney, Peppe Leone, Victor Herrero e Vincenzo Vasi. La serata, introdotta da Armando Testadiuccello, ha visto poi esibirsi anche Giovanni Truppi, Edda, Mara Redeghieri, John De Leo, Davide Ambrogio, Pietro Brunello, Sol Ruiz, Andrea Tartaglia e Micah P. Hinson (protagonista anche del magico concerto all’alba con cui si è chiuso il Fest). E poi Nada, Bobby Solo introdotto da Cicc’Bennet, Slavi Bravissime Persone, Fabrice Martinez & Axon Orkestra, Meklit Hadero, Electro Organic Orchestra, Fabio Mina, Dimitris Mystakidis, Luciano Tobaldi, Giancarlo Bianchetti e Silvania Dos Santos. E ancora, la serata Gaglianoodstock organizzata dal Forum Giovani di Calitri con i concerti di Eko Orchestra, Antonio Guerriero, Makardia, Friestk, Livio e Manfredi – Uranio Irpino, Musicamanovella e Zeketam – impreziosita dall’intervento di alcuni rappresentanti di Fridays for Future – e con le danze del Ballodromo con A’Cunvr’sazion e Banda della Posta e gli ospiti speciali Vinicio Capossela, Canio n’drandola e Giovanni Sicuranza.
Cuore pulsante del Fest, gli itinerari Paths of Freedom/ Sentieri di libertà a cura di Mikey Kenney con la guida di Gianluca Pumminale e Domenico Nappo per riflettere sul rapporto tra uomo e natura, indagando l’importanza del camminare quale espressione umana di libertà e indipendenza. E poi la camminata in collaborazione con Irpinia Trekking sul nuovo sentiero predisposto dalla Comunità Montana Alta Irpinia-Calitri, i laboratori di “filosofia agricola” di Andrea Colamedici e Maura Gancitano di Tlon e quelli organizzati da Terra Masta facilitati da Maristella Aiello e quelli di Salvatore Caruso con le incursioni sonore dei FricFolk; gli incontri con Stefano Liberti, Paolo Pileri, Paolo Speranza, Vincenzo Costantino “Cinaski”, Andrea Segré, Luigi Frusciante, Ugo Morelli, Peppino Pelullo, Mario Salzarulo, Generoso Picone, Erberto Petoia e Luciano Capossela, le proiezioni introdotte da Elisa Flaminia Inno e Raffaele Schettino, la mostra sugli sposalizi del fotografo Simone Cecchetti, le letture in ricordo di Alfonso Nannariello e quelle organizzate da Rita Labruna e Franco Cafazzo con le voci narranti di Alessandra Mariani, Antonietta Gnerre, Giovanna Di Paola, Monia Gaita, Rita Labruna, Rosaria Carifano e Teresa Stiso; il Mercato Genuino Clandestino e la diretta di radioplaza.
Anche quest’anno lo Sponz Fest è riuscito a raggiungere un pubblico ampio, attivo e fortemente interessato: ne sono una prova le migliaia di contatti via web e social registrati durante l’attesa e lo svolgimento del Fest, con più di 350mila persone raggiunte dalle pagine social del Fest e più di 50mila accessi al sito.