Regione Campania in dirittura di arrivo per la presentazione del bando sul rifacimento delle stazioni della linea turistica Avellino-Rocchetta Sant’Antonio. “Stiamo lavorando a due protocolli d’intesa: uno con i 25 Comuni interessati dalla tratta e uno con Fondazione Fs e Rfi – dichiara in un convegno al “De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi l’avvocato Rossella Verderosa, in qualità di tecnico a supporto della Giunta regionale – e dall’altra parte alla stesura di un bando per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura finalizzato a uno studio di fattibilità tecnica ed economica“. Stazione appaltante sarà Acamir e l’intenzione è tornare all’aspetto delle stazioni antesisma del 1980.
Ma sulla Avellino-Rocchetta più volte in questi anni si è ragionato in termini di recupero delle fermate. Il lavoro di oggi non è quindi una novità. La novità è invece la scelta politica di investire risorse. Lo spiega Antonio Garofalo, quadro Fs: “Uno studio del 2000 di Fs/Cesvot ragionava sul riuso delle stazioni impresenziate. Un altro nel 2015, l’ultimo risale al 2019 e illustra 88 casi di riuso di immobili ferroviari“. Diverse le finalità individuate: per pubblica sicurezza, aggregazione, somministrazione cibo, sociale e turismo/marketing. “Dal punto di vista hardware le stazioni, spesso in stato di conservazione pessimo, avrebbero bisogno della riqualificazione degli immobili, di restyling, interventi sull’accessibilità, rightsizing delle strutture cioè il loro efficientamento energetico, sui collegamenti con i centri abitati e l’interconnessione con piste ciclabili e sentieri. E ancora sull’attrezzaggio per eventi e funzionalità specifiche, come le cucine e le docce“. Accanto a questo si dovrà puntare alla costruzione di un calendario di eventi e alla comunicazione attraveso social network e app.