Cinque dei sette carabinieri che persero la vita il 23 novembre 1980 si trovavano in servizio a Sant’Angelo dei Lombardi. Nel paese altirpino crollò tutto, compresa la Caserma. Tra i morti anche il capitano, Antonio Pecora. Questa mattina, a quaranta anni dal terremoto dell’Irpinia, in corrispondenza del cippo a ricordo delle vittime del sisma patite dall’Arma, è stata deposta una corona d’alloro, alla presenza del Prefetto di Avellino Paola Spena e del Comandante della Legione Carabinieri Campania, Generale di Divisione Maurizio Stefanizzi.
Commozione, ricordo, preoccupazione e speranza per il momento presente. Questi i sentimenti della mattinata degli uomini della Beneamata. Nonostante decine di caserme fossero rimaste distrutte o danneggiate dal sisma, nonostante 29 parenti di Carabinieri fossero stati travolti e uccisi dalle abitazioni crollate, l’Arma fu sempre presente e l’operato dei carabinieri venne elogiato pure dal presidente della Repubblica Sandro Pertini nel suo discorso alla nazione pochi giorni dopo il sisma (guarda il video in basso). Scavarono a mani nude, condivisero con i sopravvissuti il rancio.
“L’Arma è da sempre vicina alla gente, alle comunità. A Sant’Angelo dei Lombardi siamo stati presenti nonostante le disgrazie, nonostante anche noi abbiamo avuto i nostri caduti. Il nostro segreto è darsi totalmente alla gente”, spiega il generale di divisione Stefanizzi.
“Lo ricordo tutti i giorni e ogni giorno di questi 40 anni per me è stato uguale – sottolinea Erminia Pecora, vedova del capitano Antonio -. Mi fa piacere che si continui a ricordare soprattutto in questi momenti terribili le persone cadute, e per i giovani di oggi mi sento di fare un augurio di speranza e cose belle”.
“Sono il simbolo di quella solidarietà che deve accompagnarci anche ora nella difficile lotta al covid, esempio di responsabilità e solidarietà. Essere stati qui in misura ridotta non fa venire meno il grande valore del momento, in cui rendiamo omaggio al marito della signora e a tutta l’Arma, presidio fondamentale sui territori di vicinanza ai cittadini”, conclude il prefetto Paola Spena.