Le criticità del trasporto scolastico in Alta Irpinia al centro di un incontro tra sindaci tenutosi venerdì mattina a Bagnoli Irpino. Gli amministratori, immaginiamo numeri alla mano e previo confronto con i dirigenti scolastici, lamentano difficoltà per gli studenti a raggiungere le scuole, in particolare gli istituti superiori, con l’effetto di vedere calare le iscrizioni. E gli stessi amministratori propongono un accordo di rete finalizzato all’implementazione del trasporto scolastico intercomunale tra Montemarano, Nusco, Cassano Irpino, Montella, Volturara Irpina, Castelfranci e ovviamente Bagnoli Irpino.
“Esito dell’incontro – ha affermato il sindaco Teresa Di Capua in un comunicato stampa – è stato quello di sensibilizzare l’Air per un potenziamento del trasporto pubblico locale tra Comuni auspicando un incontro fattivo e positivo, oppure la possibilità di istituire delle navette che collegherebbero i comuni limitrofi a Montella e Bagnoli, sedi degli istituti. In contemporanea, l’ottimizzazione dei tempi di viaggio in giorni scolastici e con costi distribuiti tra i comuni interessati e l’istituto scolastico Rinaldo D’Aquino di Montella”.
Premessa la bontà dell’iniziativa, balza all’occhio che cinque paesi su sette, interessati dalla proposta, ricadono nel perimetro del Progetto Pilota Alta Irpinia. Gli unici a esserne esclusi sono Montemarano e Volturara, i quali potrebbero non essere informati sugli argomenti oggetto della Strategia nazionale Aree interne che, tra gli ambiti di intervento e sperimentazione, ha proprio la mobilità e quindi i trasporti. In teoria, in quasi quattro anni di vita, la Città dell’Alta Irpinia avrebbe dovuto partorire idee, “innovative”, destinate a questo servizio. Evidentemente però ben poco è stato fatto, vista la necessità di cinque dei 25 sindaci, che quella Città animano, di ragionare su proposte alternative o fatte in casa. Non è la prima volta che osserviamo quanto poco sia stato pensato e realizzato per la riorganizzazione dei servizi di trasporto e mobilità.
Basta consultare la tabella pubblicata da Daniela Luisi su Forum Disuglianze Diversità (vedi tabella in alto) per avere conferma della scarsa, se non addirittura nulla, capacità di innovare il settore messa in campo dagli amministratori altirpini. Mentre altrove si sperimentano servizi di trasporto pubblico anche di tipo non convenzionale, taxi sociali, trasporto benessere giovani, in Alta Irpinia la pratica è stata frettolosamente liquidata con alcuni interventi sulle strade dell’Irpinia d’Oriente (utili ma riduttivi), servizi digitali per i Comuni (utili ma non risolutivi) e un non ben definito “Piano di gestione del trasporto pubblico locale d’Area”.
Immaginiamo che l’iniziativa bagnolese non rientri in questo piano, perché al tavolo del Progetto Pilota non è stata discussa. Mentre se rientra, ci chiediamo perché non sia stata discussa collegialmente. In ogni caso, cogliamo l’occasione per chiedere ai sindaci altirpini cosa contempli il loro “Piano di gestione del trasporto pubblico locale d’Area” e a che punto siamo. Forse sarebbe il caso di conoscerne il senso, così da capire se le fasce tricolori per garantire ai loro studenti di andare a scuola devono percorrere strade alternative, trattando con l’Air in sottogruppi, o c’è alla base di tutto una reale strategia. Che magari gli stessi amministratori non conoscono…
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