Una mozione di sfiducia contro il sindaco Foti, quella illustrata questa mattina in conferenza stampa da Giancarlo Giordano, che come ha spiegato lo stesso consigliere comunale di opposizione, servirà a perseguire essenzialmente due scopi: mandare a casa il primo cittadino e chiamare i colleghi, soprattutto quelli della maggioranza, alle proprie responsabilità.
Va dritto al punto il deputato di Sel quando spiega che, oramai, per l’attuale amministrazione non è più il tempo delle attese. Per far passare la mozione, in base alla legge vigente, bastano 13 firme, non basterà dunque l’impegno della minoranza, da qui l’appello di Giordano alla maggioranza e a qualcuno in particolare :“Mi riferisco – ha spiegato – a chi in questa estate ha partecipato, applaudendo, alle conferenze stampa di qualche assessore epurato, a chi girando per la città critica il sindaco più degli stessi cittadini. A queste persone chiedo di decidere da che parte stare e di smetterla di stare comodamente intorno al caminetto del potere”.
Giordano sa, e non lo nasconde, che le firme non saranno semplici da raccogliere ma che, nonostante tutto, l’iniziativa potrebbe assumere comunque un forte valore politico:” Sono stanco di assistere a questi teatrini – ammette – per cui spero quanto meno di arrivare alla discussione”. L’iniziativa, come detto, servirà a stabilire “chi sta dove”, con una stoccata particolare a Gianluca Festa e ai suoi:” Proprio non capisco – spiega Giordano – come si fa a fare opposizione restando nella maggioranza. Questa è una bizzarria tutta democratica. Chi sceglierà di stare dalla parte del sindaco, poi dovrà difenderlo contro ogni accusa”.
Il deputato, però, offre anche un’altra strada:” Chi non vorrà apporre la propria firma sulla mozione è libero di farlo. Potrà, però, ad esempio, non votare il bilancio e far capire comunque qual è la sua strada”. Domani, nella riunione della minoranza che si terrà nell’aula consiliare alle 17, ci sarà una prima indicazione:” Bisogna capire, però, che non parliamo di una sola opposizione ma di varie correnti. Io, ad esempio, – argomenta Giordano – sono di sinistra e potrei non avere le stesse idee di Battista o di Preziosi. In ogni caso, renderò noti, se mi concederanno di farlo, di chi ha votato a favore della mia proposta. In tal modo si chiariranno le posizioni. Inoltre – chiosa – questo è il momento migliore per sfiduciarlo. Si voterebbe in primavera e l’eventuale commissariamento non sarebbe poi così lungo e tra l’altro non sono nemmeno sicuro che possa essere peggiore di questa amministrazione”.
E a chi gli chiede se la caduta del sindaco possa rappresentare un ostacolo per la fine dei cantieri e l’impiego dei fondi risponde fermamente:” Per spendere i soldi – dice – non servono gli assessori ma buoni dirigenti. Temo che una buona mole di denaro la perderemo comunque ma credo anche che la colpa non sia tutta di Paolo Foti”