“Produciamo il 7 per cento dell’energia eolica nazionale. Ma benefici zero. Solo disastri. I fenomeni negativi aumenteranno. La corruzione aumenterà”. Così Rocco Pignatiello nel consiglio comunale dell’Alta Irpinia contro l’eolico selvaggio. L’attivista di Lacedonia rappresenta uno dei diversi comitati intervenuti in assemblea. Non sono mancate critiche ai sindaci, passati e presenti. Con carte alla mano il fronte accusa gli amministratori di immobilismo e ipocrisia.
“Finalmente si arriva a chiedere una moratoria contro l’installazione di pale eoliche. Ma bisogna prevedere nel Pear (Programma energetico ambientale regionale) il coinvolgimento dei comuni. Evitare che lo scempio continui. L’iniziativa di oggi – accusa Pignatiello – nasce con 12 anni di ritardo dopo l’approvazione della 387. Chi decide dove e quante pale vanno messe? Se si chiede solo l’intervento della Regione è uno scaricabarile. Lo scempio di questi anni è dei gruppi dirigenti di questo territorio. I sindaci avevano la possibilità di fermare tutto ciò ma forse non hanno mai letto i progetti per le autorizzazioni presentati anche nei loro comuni. I dirigenti locali non lo hanno fatto. Si cambi approccio’.
Michele Solazzo, comitato di Bisaccia: “Il passaggio della moratoria è solo un primo passo. La moratoria urgente per il nostro futuro deve andare contro la governance che ha prodotto questi disastri. Prima pale, poi elettrodotti e sottostazioni. L’energia la fai dove ti serve – tuona -. Se serve alla Lombardia facessero i parchi eolici in Lombardia. La proposta? Chiedere la ripubblicizzazione dell’eolico come per l’acqua”.
Vito Nicola Cicchetti, comitato Voria: “Il disastro ambientale è ormai irreparabile. Non siamo contrari alle rinnovabili ma all’abuso”. Gerardo Di Leo, di Guardia Lombardi: “La Regione Campania è in mano ai funzionari e non ai politici. Il territorio lo gestiscono loro. I sindaci siano più uniti, dovete sempre difendere il territorio!”. E conclude richiamando all’unità anche i comitati.
Racconta un aneddoto interessante Gerardo Di Pietro, giovane consigliere comunale di Morra De Sanctis. “Qualche anno fa ero nella stanza del sindaco. Non dovrei dirlo ma lo dico. Qualcuno propose al primo cittadino l’eolico. Lui si oppose fermamente. E il rappresentante della ditta chiese Sindaco ma a Lei non piace la Ferrari? Non le piacciono le Porsche?. Il sindaco ovviamente non accettò. Ma situazioni del genere vanno combattute, evitate”, aggiunge Di Pietro.