Condanna a 6 anni di reclusione, 3 dei quali indultati, con l’accusa di peculato per il consigliere regionale Carlo Iannace. La pronuncia del Tribunale di Avellino nel pomeriggio. L’oncologo irpino era imputato nell’inchiesta Welfare assieme a altre 11 persone in qualità di direttore della Brest Unit dell’ospedale Moscati di Avellino. Secondo la Guardia di finanza di Avellino gli imputati avrebbero compiuto operazioni estetiche fatte passare, a spese del servizio sanitario nazionale, per interventi su patologie tumorali al seno, senza che vi fossero i requisiti.
Assieme a Iannace, condanna a 6 anni anche l’ex primario di chirurgia generale Francesco Caracciolo. Per entrambi è scattata l’interdizione a cinque anni dai pubblici uffici.
Per il consigliere regionale inoltre la presidente del tribunale di Avellino ha disposto la trasmissione degli atti alla prefettura di Napoli per la sospensione secondo legge Severino. Ma i legali dell’oncologo sarebbero già al lavoro per presentare una richiesta di sospensiva dell’applicazione della Severino. La condanna di oggi si ricorda è di primo grado: si attende quindi il ricorso in Appello. Assolti invece gli imputati Angelo Bruno e Riccardo De Maglio per non aver commesso il fatto, e Maria Luisa Piscopo perché il fatto non sussiste. Tutte le motivazioni saranno pubblicate entro i prossimi cinquanta giorni.