“Vogliamo ragionare tutti insieme e nella stessa direzione per il bene del territorio”. Questo il senso dell’intervento del sindaco di Montella Ferruccio Capone questa mattina nel corso dell’unico momento politico del programma della 35esima sagra della Castagna Igp montellese. Un’edizione caratterizzata dallo sposalizio tra enogastronomia e cultura irpina, grazie alla sinergia con Fondazione Carlo Gesualdo e Associazione Sinestesie. “Una sagra proiettata verso le 150mila presenze in soli due giorni e mezzo“, ha ricordato il primo cittadino.
Code sull’Ofantina dalle prime ore della mattinata, anche di trenta chilometri dal casello di Avellino Est all’Alta Irpinia. Piano traffico ben articolato e tantissime presenze dalla Puglia con gli autobus e sul treno storico Avellino-Rocchetta. Sold out b&b e strutture ricettive già da mesi. Peccato che in qualche struttura sia mancata l’acqua domenica mattina.
“Siamo qui tutti insieme senza fare la politica dei partiti, che pure servono, ma per fare la politica del territorio, che ha capacità e risorse, ma ha bisogno di essere accompagnato“, ha continuato Capone all’ormai consueto convegno all’interno della manifestazione. “Sulla difesa dei prodotti a marcio Igp e Doc Europa e ministero dell’Agricoltura devo necessariamente fare qualcosa in più“.
Un passaggio anche sulla crisi idrica, immancabile: “Montella soffre la sete in questo momento perché c’è un ente che non pensa a programmare il futuro, ma è rimasto al 1936“.
Da sottolineare la riflessione del vicegovernatore Fulvio Bonavitacola, montellese d’origine. Per il numero due della Regione “i contesti sono cambiati, la gente non va in vacanza per un mese“. Morale della favola? Anche un weekend è turismo. E con questi numeri ancora di più.