E’ stato assolto con formula piena dal Tribunale di Avellino, C.N., trentenne di Lioni, denunciato per avere occupato “arbitrariamente e senza alcun titolo” un alloggio popolare di proprietà del Comune di Lioni. In realtà è stata esclusa proprio la rilevanza penale di questa condotta.
Il tutto nasce nel 2015, quando il Comune ordina all’imputato il rilascio dell’alloggio dopo avergli revocato l’assegnazione per mancato pagamento dei canoni. Decorsi i sei mesi concessi per il rilascio, l’imputato era rimasto nella casa popolare senza provvedere a saldare l’arretrato né a pagare i canoni nel frattempo maturati. Era scattata per questo la denuncia alla Procura della Repubblica di Avellino per invasione di edifici pubblici, ed il GIP aveva emesso un Decreto Penale di Condanna contro il quale l’imputato si era opposto.
Nel processo conseguente, dove il Comune di Lioni si è costituito parte civile, sono stati sentiti i funzionari dell’ufficio tecnico dell’ente, che hanno confermato l’occupazione e la morosità in corso. L’imputato, difeso dall’ avvocato Alfonso Sturchio, ha sostenuto la legittima occupazione dell’alloggio al tempo dell’assegnazione.
“Nessuna rilevanza penale – così si è difeso – poteva avere l’occupazione successiva alla revoca dell’assegnazione né il mancato pagamento dei canoni“. La tesi del legale ha convinto il Tribunale di Avellino, giudice monocratico dottoressa Centola, che ha emesso sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. La decisione era attesa con particolare interesse a Lioni, dove altri cittadini morosi nei pagamenti del canone locatizio e che continuano ad occupare gli alloggi comunali erano stati denunciati per lo stesso motivo e per questo finiti sotto processo.