Svelati i nomi dei soggetti privati interessati a entrare nel partenariato con i Comuni dell’Alta Irpinia per la futura nascita dell’azienda forestale. Oggi pomeriggio Fondazione Montagne Italia, capofila dell’iniziativa, ha pubblicato sul suo sito l’elenco. Come anticipato dal direttore scientifico Luca Lo Bianco, nel gruppone figurano imprese e società cooperative o anche associazioni. Ma a differenza di quanto annunciato nella riunione di lunedì, sono 20 i privati interessati, tre in meno. Probabilmente l’incontro informativo tenutosi a inizio settimana ha convinto qualche soggetto al passo indietro.
Entrano quindi nel partenariato: Confimprenditori Avellino, Cooperativa Agricola Forestale Monti Irpini, il prof. Antonio Saracino, Beelab srl, il prof. Ugo Morelli, IWT Iavarone Wood Technology Srl, Centro Ricerce Per Aree Interne, Rubner Holzbau Sud Spa, Impresa boschiva D’Urso Giuseppe, il dottore forestale Angelo Ceres, Arcella Soc. Coop. A.R.L., La Piramide Cooperativa Sociale Onlus, Società Agricola Il Pilaccio srl, Cooperativa Sociale Sele Irpinia, Azienda Morese Michele, l’agronomo Massimo Nesta, Mario Picciocchi Spa, Società Pasquale Solazzo, Società Agricola Villa Lucia arl, Fedra società cooperativa. Per la Ditta Salerno Carmine candidatura pervenuta oltre la scadenza prevista.
Pubblicato pure l’elenco degli aspiranti responsabili del procedimento, le cui candidature verranno esaminate da un’apposita commissione. Possibili Rup sono: Giuseppe Luongo, Luca Lo Bianco, Giuseppe De Mita, Mario Perrotta, mentre la candidatura di Roberto Mazzei è pervenuta oltre la scadenza prevista.
Il partenariato non è l’azienda forestale, ma la sua nascita è un sicuro passo in avanti verso l’avvio del progetto su cui si fonda un pezzo importante della strategia per l’Alta Irpinia del Progetto Pilota. Creare occupazione e tutelare l’ambiente, attraverso la valorizzazione della montagna, delle foreste e in generale dei servizi ecosistemici. Nelle prossime settimane si dovrà chiarire con che modalità e forme. Intanto, gli elenchi pubblicati dicono che tra gli aspiranti Rup ci sono irpini, ma pure lo stesso direttore scientifico di Montagne Italia. Così come ci dicono che è presente (in grassetto), nel suo complesso, il polo del legname già in essere da qualche anno nell’area industriale di Calitri, a partire dalle aziende Iavarone e Rubner Holzbau. Lo scorso anno un protocollo firmato in Confindustria aveva già dato avvio al progetto filiera legno che, quando partirà l’azienda forestale, potrà nutrirsi oltre che del patrimonio boschivo altirpino anche della possibilità di accedere a finanziamenti regionali.