Meno comizi perché meno erano le liste in campo, nella tornata elettorale appena conclusa in Alta Irpinia. La mancanza di dialettica dal palchi si è avvertita soprattutto a Lioni, piazza abituata ad accesi confronti elettorali e comizi per palati fini. Ma le note di colore non sono mancate un po’ dappertutto e hanno comunque condito il mese di settembre.
A Bagnoli Irpino, ad esempio, uno dei Comuni dove la competizione era più forte e le liste erano addirittura tre, sono stati almeno due gli episodi caratterizzanti della sfida. Il dibattito all’americana, organizzato dall’associazione Palazzo Tenta 39 a una settimana dal voto: schermi, timer, gong, diretta Fb. Hanno accettato la sfida soltanto Dario Di Mauro e Filippo Nigro e forse non è un caso che il testa e testa nelle urne abbia visto protagonisti proprio i due, con l’altra contendente Marilena Vivolo rimasta più indietro. L’altro episodio è lo “sfottò” dei lumini davanti alla sede dell’associazione Giovane Sinistra, condannato da tutti all’indomani del voto. Gesto di cattivo gusto, tuttavia figlio di una precedente tornata elettorale, quando oggetto dello scherno furono i democristiani. Lo ha fatto notare sui social Alejandro Di Giovanni.
Ha il sapore delle campagne elettorali americane pure l’iniziativa dei supporter di Michele Di Sapio a Lioni. L’ex presidente del Forum dei Giovani, candidato consigliere con Yuri Gioino, anziché distribuire il consueto santino ha bussato alle porte dei lionesi con un accendino riportante l’indicazione di voto. Premio originalità.
Altra sfida accesa era quella di Guardia Lombardi dove la lista del sindaco uscente Antonio Gentile, sconfitto da Francescantonio Siconolfi, ha deciso di nutrire la passione politica dei guardiesi con diversi momenti gastronomici. L’ultima settimana di campagna elettorale è stata un susseguirsi di serate a tema culinario: spezzatino, timballo di pasta, carne di maiale e peperoni, paccheri. Nei giorni precedenti pizza, focaccia calda con carmasciano, panini con porchetta e birra, cabaret di dolci e bollicine. E ancora pasta e fagioli, salsiccia patate e funghi.
A Senerchia la comunicazione di Adriano Mazzone, risultato poi vincitore, ha strizzato l’occhio ai numerosi emigranti di lingua francese. “Je suis électeur” è stato uno dei messaggi social diffusi nei giorni prima del voto. In lista del resto c’era un giovane che vive a Nizza, da dove è pure arrivato un pullman di senerchiesi pronti a sostenere lo stesso Mazzone. Un video celebra il rientro in patria con la scheda elettorale in tasca: clacson, applausi, abbracci. Gli Aire – lo ricordiamo – potevano votare, anche se per la prima volta quest’anno la popolazione residente all’estero non pesava ai fini del raggiungimento del quorum del 40%.
Restando in tema esteri, a Teora per la prima volta era candidato un residente in Svizzera, Luca Ferrara. Oltralpe, infatti, c’è una nutrita comunità teorese che però non aveva mai espresso direttamente un consigliere comunale. Per lui il primo comizio in piazza a Teora con il sindaco Pasquale Chirico è stato via audio messaggio.
A Lacedonia, invece, la curiosità è stata il contro comizio di due cittadini non candidati. In paese c’era una sola lista in campo, quella del sindaco uscente Antonio Di Conza.