Italia all’avanguardia in Europa nelle politiche per le aree interne, Italia che però deve accelerare se vuole ricavare risultati concreti per quei territori che vanno sempre più spopolandosi. E l’emergenza non può attendere i tempi lunghi della burocrazia. Questo è il quadro emerso, in sintesi, dall’interrogazione oggi alla Camera dei Deputati presentata al ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, dai deputati del Partito Democratico Chiara Gribaudo e Enrico Borghi. Il tema erano le misure volte al contrasto dei fenomeni dell’abbandono e dello spopolamento delle aree interne e montane e proprio Borghi, in passato anche consigliere del Governo sulla materia, ha chiesto a Provenzano di procedere in maniera spedita. “Acceleriamo sulla spesa dei fondi in favore di Comuni e privati, approviamo i decreti attuativi che dal 2017 impediscono la piena fruizione della legge sui Piccoli Comuni e lavoriamo per creare un fondo ad hoc per le aree interne sulla programma comunitaria 2021-2027. Questo chiediamo al Governo”, ha detto in Aula.
Richieste che interessano da vicino anche la provincia di Avellino, dove è in vita da cinque anni il Progetto pilota Alta Irpinia, cioè la sperimentazione della Snai. “Oltre alla frattura storica tra Nord e Sud stanno emergendo sempre più altre divaricazioni territoriali. La questione appenninica è emblematica delle aree interne e marginali del Paese – ha spiegato il ministro -. Ma l’Italia finora attraverso la Strategia nazionale Aree interne è stata un riferimento a livello europeo. Oggi però dobbiamo trasformare la sperimentazione in politica attiva”. Come farlo? Secondo Provenzano, estendendo ad altri territori la Snai, dando sempre più centralità ai Comuni e rafforzando il comitato nazionale aree interne. Ma “le Regioni dovranno valutare ciò che finora ha funzionato e cosa no”, ha chiarito. Un punto interessante anche per il nostro territorio. E poi, “dobbiamo prevedere un meccanismo premiale per stimolare le aree a fare bene, semplificate le procedure, chiedere la localizzazione delle imprese e rafforzare la banda larga”.