Tutto come previsto all’ Asi dove, questa mattina, è stato votato Vincenzo Sirignano come sostituto di Maurizio Petracca, dimissionario poichè neo eletto a Palazzo Santa Lucia. Un’elezione non certamente indolore quella dell’ex sindaco di Mirabella arrivata dopo un’intensa discussione interna al Pd.
21 voti su 42 aventi diritto per Sirignano che ha incassato, oltre al benestare compatto del suo partito anche voti dai democratici. I rappresentanti del centrodestra Flavio Petroccione, Franco Lo Conte, Fiorella Bilancio delegata della Provincia e quello del comune di Pratola Serra hanno abbandonato l’aula.
Assente alla votazione la frangia che avrebbe preferito un cambio di passo a sfavore delle larghe intese capeggiata dal deputato Luigi Famiglietti. I ‘dissidenti’ hanno deciso, dunque, di non prendere parte all’incontro. Un gesto ambiguo che certamente lascia qualche spazio all’ interpretazione. Si è trattato di abbandono del campo o di snobismo per una decisione non condivisa?
Appare chiaro che il non voto abbia, alla fine, favorito le ‘strategie’ di chi, come Mario Rizzi, Rosanna Repole, Paolo Foti, ha ammiccato al presidente De Mita e ad una sostituzione già sancito con gli accordi di febbraio.
Soddisfatto intanto Sirignano, che ha sposato la proposta del Presidente Giulio Belmonte di sancire, all’interno dell’ente di Via Capozzi, un cambio di passo: “Dobbiamo recepire le indicazioni di Belmonte – ha detto – far diventare l’Asi un ente che si adegua alla modernità, proiettato verso il futuro”.
L’ex primo cittadino di Mirabella si è detto contento per il consenso unanime arrivato dall’Udc ma anche sorpreso per le polemiche interne al Pd: “Ringrazio chi mi ha sostenuto – ha detto – ma non capisco il perchè di una discussione che non aveva niente a che fare con questo momento e che poi è stata articolata. Da domani si inizia a lavorare che è quel che interessa a cittadini e sindaci. Credo che ci siamo le prospettive per farlo anche con chi oggi non ha partecipato. Tutti sanno che io sono una persona estremamente operativa. L’ho dimostrato nel consorzio dei rifiuti e credo di potermi impegare anche con chi non era d’accordo per favorire la crescita dello sviluppo”.