“Verde urbano ad Avellino in condizioni disastrose e inquinamento dell’aria: subito interventi per tutelare la salute delle piante e diminuire le polveri sottili”. È l’allarme lanciato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dottori Forestali della Provincia di Avellino che chiede all’Amministrazione Comunale un incontro per affrontare le tante problematiche sul verde in città e individuare tutte le opportune strategie per ridurre l’inquinamento di PM10. Necessaria una programmazione pluriennale che dia vita ad una visione strategica dei servizi ecosistemici presenti sul territorio comunale. Un’attività essenziale in linea con i principi espressi nel decreto del 10 marzo 2020 che aggiorna i “Criteri Ambientali Minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde”.
Negli ultimi tempi l’Ordine degli Agronomi ha organizzato diversi incontri sul verde per sensibilizzare tecnici e amministratori. L’ultimo il 19 febbraio, prima del lockdown causato dall’emergenza sanitaria da Covid-19” sul “Verde possibile e protetto” al quale hanno relazionato esperti del settore, docenti di tutte le università della Campania e valenti professionalità nazionali. A questi incontri hanno preso parte anche il sindaco di Avellino e l’assessore all’Urbanistica.
“Il verde ad Avellino versa in condizioni a dir poco pietose – spiega il presidente dell’Ordine Ciro Picariello – sia per la cura del patrimonio arboreo che per la gestione dei parchi e giardini. L’aria della città da vari indagini scientifiche rileva una quantità di PM 10 costantemente fuori norma. Avellino risulta la prima città d’Italia con valori medi annuali di PM 10, supera quindi tutte le provincie che notoriamente sono considerate inquinate come Milano, Brescia. Tutte con valori medi di PM 10 annui inferiori”.
Per risolvere la situazione sono necessari immediati interventi. “Il primo – sottolinea Picariello – è quello di diminuire le polveri sottili incrementando le piante capaci di assorbire il PM 10 come avviene ormai in quasi tutte le città metropolitane. Gli interventi dovranno essere qualitativi al fine di non porre a rischio la salute degli individui vegetali, arborei e non, con concreti risparmi economici che tanto interessano le Amministrazioni”.
“Pertanto – conclude Picariello – è indispensabile una pianificazione del verde, con un piano programmato pluriennale e per questo la mano degli Agronomi e Forestali è tesa verso l’Amministrazione sempre nello spirito di una fattiva collaborazione”.