“Non siamo interessati a qualunque forma di malinconia. La linea politica dell’Udc non è l’album dei ricordi di Casini. Sul piano delle strategie ipotizzare un nuovo centrodestra a trazione berlusconiana che però si allea con Renzi è come uno che vorrebbe convincere la moglie a tollerare l’amante”. Lo ha affermato il vicesegretario Udc Giuseppe De Mita, commentando l’intervista di Pier Ferdinando Casini a ‘La Repubblica’ in cui lo stesso Casini mostrava una volontà di riavvicinamento al Cavaliere.
“Sarebbe – aggiunge De Mita – un maldestro tentativo di dare dignità politica a una conveniente sopravvivenza. Molti di noi sono stufi di un nanismo cronico per cui le posizioni del partito non sono definite per quello che si propone ma per le alleanze che si desiderano”. Secondo De Mita “per allearsi bisogna prima di tutto essere qualcosa: noi scommetteremo su una linea di rinnovamento nel segno dell’autonomia dal punto di vista del posizionamento politico e della chiarezza dal punto di vista programmatico. Ipotizzare – conclude – che la domanda di rappresentanza di un elettorato disorientato sia una riedizione del centrodestra intorno a Berlusconi e con le cortigianerie di Casini più che illusorio è caricaturale”.